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Incontro Draghi, Di Maio e Guerini per stabilire linea di azione al g7

Al prossimo G7, riunito straordinariamente dopo i fatti accaduti in Afganistan, la posizione dell’ Italia per stabilire come procedere contro i Talebani potrebbe essere l’ ago della bilancia sulla linea fa perseguire.

Su questo la politica italiana sembra avere parere unanime.

Questo il motivo per il quale il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha incontrato il ministro degli esteri, Luigi Di Maio, il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini e il sottosegretario con deleganzione alla Difesa della Repubblica, Franco Gabrielli.

Nodo dell’ incontro, quindi, la questione Afgana ma non solo.

L’Italia, che si ricorda sarà presidente di turno al prossimo G20, stava già da tempo lavorando per conconvocare entro metà settembre i 20 più grandi leader mondiali, per capire come comportarsi nel prossimo futuro in Afghanistan. Ora più che mai occorre garantire quei diritti fondamentali che i Talebani minacciano nelle loro terre, quali  ad esempio la libertà delle donne e i loro diritti, ma anche la tutela di tutte quelle persone che negli ultimi vent’anni hanno fattivamente collaborato nella difesae nella costruzione di un paese democratico.

Questi i punti chiave per Draghi, che ritiene, visto il contesto geopolitico in cui si colloca attualmente il paese asiatico, non si possa per questo motivo prescindere dal coinvolgimento dei governi di Cina, Russia, Arabia Saudita,Turchia e India. Questi i paesi con i quali al prossimo G20 sede naturale dei rapporti internazionali, bisognerà trovare un accordo per il futuro.

La riunione di oggi del G7 è quindi un tramite per arrivare preparati e coesi al G20.

Già negli scorsi giorni, lavorando in questo senso, il presidente Draghi, aveva sentito telefonicamente i presidenti Macron e Putin decidendo le linee guida per la Comunità Internazionale nei diversi contesti per la ricostruzione della stabilitàin Afghanistan e per contrastare il terrorismo e i traffici illeciti oltre ovviamente a difenderei diritti delle donne. Nella chiamata con Macron inoltre, scrive una nota di Palazzo Chigi, i due hanno discusso delle ” diverse implicazioni della crisi afgana, compresa la gestione dei migranti”.

Atteso quindi il G7 convocato per oggi, per sapere come procederanno le cose dal punto di vista italiano.