A Napoli, per la prima volta, l’evento espositivo che negli ultimi anni ha battuto ogni record di visitatori.
Inaugurata al PAN (Palazzo delle Arti di Napoli), la la grande retrospettiva ‘Escher’ . La mostra sarà visitabile fino al 22 aprile 2019.
Esposte oltre 200 opere del grande artista olandese. Oltre l’esposizione, si potrà anche scoprire l’influenza che il lavoro di Escher ha avuto sulle generazioni successive, dai dischi ai fumetti, dalla pubblicità al cinema, realizzando a un percorso che arriva fino ai giorni nostri.
Tra le tante opere, la Relatività, Vincolo d’unione, Metamorfosi II e Giorno e notte, considerate tra le più iconiche dell’artista.
“Possiamo dire che con oggi riportiamo Escher a casa, perché l’Italia del Sud è stata casa sua e anche quando nel 1934 lasciò l’Italia, possiamo dire che non ha mai abbandonato questo paese, così come l’Italia non ha mai dimenticato Escher”. Afferma Mark Veldhuysen, presidente della Fondazione Escher e co-curatore della mostra, insieme con Federico Giudiceandrea.
Sarà esposta, infatti, anche un’inedita selezione di opere di Escher prodotte durante il suo viaggio lungo la Costiera amalfitana fino a Ravello. Grande valore affettivo dell’artista per la Campania dove, inatti, conoscerà Jetta Umiker, che diventerà sua moglie.
Nell’Italia meridionale Escher maturò buona parte di quelle idee che caratterizzano la sua produzione più matura e gli studi sulle forme che lo hanno reso unico nel suo genere, con una straordinaria sintesi tra scienza e arte.
Grazie all’audio guida, gratuita per tutti i visitatori, la mostra offre la possibilità di esplorare mondi simultanei costruiti con elementi percettivi bidimensionali e tridimensionali, riuniti da leggi matematiche e geometriche caratteristiche della sua arte. Diverse le metodologie di fruizione come esperimenti scientifici o supporti didattici che accompagnano i visitatori di ogni età aiutandoli a comprendere la sua dimensione artistica.
La mostra è promossa dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, e prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia in collaborazione con la M.C. Escher Foundation.