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In ricordo di Massimo Troisi, il “Pulcinella senza maschera”

Oggi ricordiamo il grande attore, regista e cabarettista Massimo Troisi. Il comico, nato a San Giorgio a Cremano il 19 febbraio 1953, è stato uno dei volti noti più importanti della comicità napoletana ed italiana. Erede di Totò e di Eduardo De Filippo, Troisi è stato più volte definito “Il Pulcinella senza maschera”. In ricordo di Massimo, ripercorriamo brevemente la sua carriera.

Tra le sue tantissime belle interpretazioni non possiamo infatti dimenticare “Il Postino”, che gli valse addirittura la candidatura all’Oscar. Troisi vinse una Coppa Volpi a Venezia come migliore attore in “Che ora è” di Ettore Scola.

Non possiamo dimenticare gli esordi, nel 1977 con il famoso trio “La smorfia” insieme ad Enzo Decaro e Lello Arena. Il talento comico di Massimo lo si deve molto anche grazie alla mimica facciale, elemento chiave della comicità napoletana. Abbandonati gli stereotipi che stritolano Napoli, Troisi è elettrico ma allo stesso tempo elegante e mai banale.

Alcuni suoi più importanti film come “Ricomincio da tre”, “Non ci resta che piangere”, “Pensavo fosse amore invece era un calesse” affrontano alcune tematiche come la religione, la famiglia, la coppia, le differenze tra Nord e Sud.

Troisi affronta sempre i temi in maniera chiara e divertente, dando spunto a riflessioni sull’Italia degli anni ’70. Alcuni dei suoi film rimasero a lungo nella programmazione dei cinema italiani, tanta era la domanda da parte del pubblico.

Proprio a poche ore dalla fine delle riprese del film “Il postino”, il 4 giugno 1994 Massimo ci lasciò a causa di un attacco cardiaco. Le sue spoglie sono conservate nel cimitero della sua città natale. Tantissimi personaggi dello spettacolo andarono ai suoi funerali. Ancora oggi Massimo è l’icona di Napoli. La sua voce è ancora attuale e il suo sorriso è impresso nella mente di tutti.

In ricordo di Massimo Troisi, Maurizio Costanzo disse: “È un personaggio indelebile che è rimasto e rimarrà per sempre. Non dimenticherò mai la sua semplicità, la sua timidezza, quel suo essere sornione ed elegante allo stesso tempo. Insomma, un personaggio così non si può non amarlo.La sua era una comicità elegante e irresistibile, una comicità destinata a non invecchiare mai.”

Eva Maria Pepe
Eva Maria Pepe
Laureata in Lettere classiche, ama l'arte, la letteratura, i viaggi. Il suo più grande sogno è diventare scrittrice.