Siamo ormai quasi alla vigilia dell’uscita di “I’m Zlatan”, il film su Zlatan Ibrahimovic, prevista per l’11 novembre. La storia di uno dei calciatori più forti al mondo è trattata prendendo spunto dall’autobiografia del giocatore svedese “Io, Ibra”. David Lagercrantz, giornalista e scrittore svedese, si è occupato di registrare sulla carta la sua storia.
L’autobiografia ha avuto un discreto successo vendendo alcuni milioni di copie in tutto il mondo. Il regista Jakob Beckman si è ispirato all’autobiografia dando vita ad una pellicola che non deluderà di certo. Il film è diretto da Jens Sjrogen e distribuito da Universal Pictures e Lucky Red.
Zlatan Ibrahimovic ha partecipato attivamente alle riprese, fornendo suggerimenti e supporto. Il risultato è un ritratto molto umano di un giocatore famoso per l’atteggiamento da duro che spesso mostra sul campo da gioco. Dietro questo atteggiamento in realtà si nasconde un passato complicato ed una personalità forte e desiderosa di un riscatto sociale.
Il regista ha detto: “Non è un film sul calciatore ma sul bambino che cresce. Volevamo raccontare la sua storia ma soprattutto evidenziare il suo atteggiamento davanti ai grandi problemi che ha dovuto affrontare. Il campo di calcio era la sfida così come in fondo lo è stato per noi che abbiamo fatto il film su di lui.
Dovevamo seguire la sua visione del calcio che nessuno ama quanto lui. Nel film viene evidenziata la sua costanza, il modo in cui affronta tutte le sfide, anche nel rapporto con i genitori. In realtà, non abbiamo fatto un film sul calciatore ma sul ragazzino che cresce. Un storia di formazione.”
Andrea Occhipinti, fondatore della Lucky Red, ha detto: “Ibrahimovic è molto più che un calciatore: è un leader puro, un’icona leggendaria, un modo di essere che appartiene soltanto a lui e che non è replicabile. Il racconto di questo mito contemporaneo che in Italia ha trovato la sua più alta consacrazione, non poteva che diventare una grande storia per il cinema.”