Il terremoto di Smirne: tra aggiornamenti e buone notizie. In merito all’evento, verificatosi la scorsa settimana a largo del Mar Egeo, ecco le ultime novità.
Il terremoto, ha colpito soprattutto Smirne, un importante polo industriale e delle comunicazioni nonché un centro culturale e turistico di grande rilievo. Sede, di industrie cantieristiche, meccaniche, petrolchimiche, alimentari e tessili. Rappresenta, oggi il maggior porto d’esportazione della Turchia, mentre Istambul è il maggior porto d’importazione.
La città ha ripresentato la sua candidatura per l’Expo 2020, assegnato successivamente a Dubai.
La buona notizia, riguarda Elif, questo il nome della bambina di appena tre anni estratta viva dalle macerie dopo ben sessantacinque ore dal crollo. La bimba, secondo quanto riportato dai media locali starebbe bene e riporterebbe solamente qualche graffio. Estratta viva anche una ragazzina di circa quattordici anni.
Il numero delle vittime del terremoto attualmente si aggirerebbe intorno alle ottantacinque mila. Tanti decessi e migliaia di feriti, ma i numeri potrebbero ancora aumentare poiché le ricerche sono ancora in atto.
La scossa, di magnitudo 7.0 gradi ha avuto effetti catastrofici. Centinaia di persone, infatti, sono rimaste senza casa e sono state sistemate in alcune tende create per accogliere gli sfollati.
Numerose le persone presenti negli ospedali, più di duecento, ma anche in questo caso il bilancio potrebbe aggravarsi nelle prossime ore, con il proseguo degli scavi.
Muammar Celik, il vigile del fuoco che ha materialmente estratto dalle macerie la piccola Elif ha raccontato: “Quando ho allungato la mano, lei l’ha afferrata e non l’ha più lasciata finché non l’ho portata nella tenda dei soccorsi”.
Il sisma avrebbe provocato due morti anche sull’isola greco di Samas, due adolescenti che sono stati già seppelliti nella giornata di ieri. Il terremoto, ha colpito il Mar Egeo, fra la Grecia e la Turchia alle ore 15:01 locali, quando in Italia erano le 13:01, ad una profondità di 16.5 chilometri nel distretto di Seferihisar di Smirne.
Tra Istambul e Smirne diversi edifici sono crollati catapultando la Turchia nella disperazione poiché impreparata all’arrivo di un evento di così grande portata.