Il teatro napoletano ha radici antichissime. Partendo dal presupposto che il teatro nasce dalla tradizione greca, la nascita del teatro napoletano risale a centinaia di anni fa. E’ proprio per questo, che l’arte teatrale partenopea pone le basi per lo sviluppo della tradizione teatrale nazionale.
Le prime opere teatrali, nascono a Napoli tra il 1400 e il 1500. In particolare, ai tempi della dominazione spagnola. Infatti, un poeta ed umanista di nome Jacopo Sannazaro, presentò alla corte aragonese, la sua famosa opera intitolata ”Arcadia”. Da qui nascono le prime rappresentazioni delle opere, che daranno vita, successivamente, alla vera e propria arte teatrale.
Ovviamente, in quell’epoca, le prime ”rappresentazioni teatrali” venivano proposte nelle piazze e nelle locande con lo scopo di intrattenere. Lo scenario cambia con la nascita di quella che poi è diventata l’icona della tradizione napoletana, Pulcinella. È infatti, alla fine del 1550, che nascono le prime vere rappresentazioni teatrali.
Il personaggio di Pulcinella
Il personaggio di Pulcinella nasce nel 1572 dall’attore Silvio Fiorillo, autore di importanti commedie napoletane.
Pulcinella è tra le prime maschere napoletane della commedia dell’arte. La maschera si ispira ad un contadino di Acerra, paesino campano. Il contadino in questione, dal nome Puccio D’Aniello è presente in un ritratto attribuito all’artista Ludovico Carracci. L’uomo indossa un vestito bianco ed un cappello a cono bianco. Il suo viso è coperto da una presunta polvere scura che sembra incorniciare il viso come una maschera appoggiata sul volto del contadino.
Da qui nasce la maschera di Pulcinella, che nella commedia napoletana è un personaggio proveniente da un rango sociale molto umile e dotato di un’estrema furbizia e caparbietà. Dopo Fiorillo, Pulcinella verrà interpretato da altri attori che hanno fatto la storia del teatro napoletano come Andrea Calcese, Salvatore Pepito, Eduardo de Filippo e Massimo Troisi.
I principali esponenti del teatro napoletano
Come è stato affermato in precedenza, il teatro napoletano ha radici antiche, di conseguenza sono moltissime le figure che hanno scritto pagine importanti per lo sviluppo della tradizione artistica napoletana ed italiana.
Tra i più importanti abbiamo:
- Raffaele Viviani, che con le sue opere, mise in scena la realtà disperata della plebe.
- I fratelli De Filippo ( Eduardo, Peppino e Titina) che rappresentavano la borghesia napoletana del 1900.
- Antonio de Curtis (in arte Totó) tra i primi comici napoletani al quale era sufficiente fare una smorfia o un ammiccamento per intrattenere i suoi spettatori.
- Massimo Troisi, che negli anni sessanta rivoluzionò la cultura del cabaret.