Il 4 ottobre 2019 Pierluigi Rotta, poliziotto 34enne di Pozzuoli, perse la vita presso la Questura di Trieste, ucciso dai colpi d’arma da fuoco esplosi da un cittadino dominicano, fermato con il fratello per il furto di uno scooter. Insieme all’agente scelto, si spense anche il collega Matteo Demenego.
A cinque mesi di distanza dalla tragedia, Carmen Girardi, storica compagna di Pierluigi Rotta, ha espresso un ricordo del suo fidanzato:
“Guardare i video delle persone sul balcone a cantare ‘Abbracciame’ (chiuse in casa per l’emergenza Coronavirus) è stato emozionante. Una canzone stupenda, me la dedicava sempre il mio compagno. Un poliziotto, napoletano come tutti voi, ucciso a Trieste il 4 ottobre. Lui con voi tutti e la sua città.
È stata una storia d’amore stupenda. Con Piero ci siamo sempre chiesti come si può ridere così tanto insieme, come si può essere così felici insieme. Ci bastava uno sguardo e cambiava il mondo. La nostra canzone del cuore è ‘Pianeti’ di Ultimo. Noi abbiamo vissuto su di un pianeta, abbiamo avuto la fortuna di vivere un grande amore.
Oggi la mia forza è lui, il nostro amore, la sua famiglia, i suoi nipoti, il nostro nido d’amore, acquistato pochi giorni prima, ma nel quale non è mai riuscito ad entrare.
È stata la prima persona conosciuta nel 2016 a Trieste, lui finiva il corso in polizia ed io venivo trasferita da Venezia, perché facciamo lo stesso lavoro. Non ci siamo mai detti ‘siamo fidanzati’ o ‘per sempre’: a noi queste cose non piacevano, volevamo solo viverci. Si può capire la bellezza, la sincerità del nostro amore. La mia vita è ferma a quel giorno. Nessuno mi aveva detto cosa fosse successo, ma sentii qualcosa di strano, presi le chiavi della macchina per andare in ospedale ed invece, sotto casa, mi ritrovai tre carabinieri ed il suo capo pattuglia. La mia vita è finita quel giorno, con lui. Oggi cerco di affrontarla con la consapevolezza che non tornerò mai più la stessa di prima. Lui non ritornerà mai più, ma un giorno ci rincontreremo”.