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Il Ragazzo del Turkana, un homo erectus ben conservato

Il 22 agosto 1984 il paleoantropologo Alan Walker ritrovò i resti del famoso Ragazzo del Turkana. Con questo nome intendiamo il fossile KNM-WT 15000. Il nome deriva dal luogo del suo ritrovamento ovvero il Lago Turkana, in Kenya. Stiamo parlando di uno scheletro quasi completo di un giovane ominide che morì quando aveva circa 10 anni, risalente a circa 1,6 milioni di anni fa.

Il ragazzo del Turkana venne classificato come Homo ergaster, conosciuta anche come Homo erectus africano. Ci sono discussioni sul fatto che si trattasse di due specie diverse o se l’Homo ergaster fosse una sottospecie di Homo erectus. La maggior parte degli esperti che hanno studiato il ragazzo di Turkana ne parlano come di un Homo erectus.

Dalla forma del bacino si capisce che si trattava di un maschio. Alcuni studi sulle ossa e sui denti hanno permesso ad esperti come Richard Leakey e Tim White di definirne l’età.

Di sicuro questo giovane ragazzo soffriva di un problema alla schiena come una scoliosi e la causa della morte può essere attribuita ad una setticemia causata dall’infezione di un dente molare o a un incidente.

Dalle analisi della lunghezza del femore sembra che la statura sia stata di circa 160 cm per un peso di 68 kg. Il suo torace sembra ben più ampio e voluminoso di quello della maggior parte degli umani odierni. Era quindi tarchiato, con caratteristiche più vicine ai Neanderthal che agli Homo sapiens, il che suggerisce che gli umani moderni siano cambiati da quel punto di vista più di quanto si pensasse e che i Neanderthal avessero invece mantenuto quelle caratteristiche. Markus Bastir e Daniel García-Martínez avevano già compiuto una ricostruzione analoga per un Neanderthal. Questo studio ha reso più facile compiere il confronto.

Dagli studi è emerso inoltre che la capacità della sua scatola cranica fosse di 880 cm³, che sarebbero diventati 910 cm³ in età adulta. Stiamo parlando di una dimensione comunque esigua rispetto alla scatola cranica di un uomo moderno che in media raggiunge i 1350 cm³. Nonostante questo la dimensione è già attribuibile ad un individuo di tipo umano. Lo studio della morfologia interna del cranio inoltre ci fa capire che il ragazzo del Turkana aveva anche una proprietà di linguaggio prossima alla nostra. Il ragazzo era quindi probabilmente in grado di articolare suoni.

In complesso lo scheletro KNM-WT 15000 aveva caratteristiche come la postura inclinata in avanti, l’arco sopraciliare pronunciato e l’assenza di mento che lo distinguono dall’uomo moderno; anche le braccia erano più lunghe delle attuali.

È stato inoltre ipotizzato che avesse già una ricopertura di peli corporei molto ridotta, il che avrebbe favorito i movimenti e la termoregolazione nella savana.

Eva Maria Pepe
Eva Maria Pepe
Laureata in Lettere classiche, ama l'arte, la letteratura, i viaggi. Il suo più grande sogno è diventare scrittrice.