Il presidente della Figc Gabriele Gravina ha parlato della grave situazione che sta vivendo attualmente l’Italia. L’emergenza sanitaria da Covid-19 sta fermando, tra le tante cose, anche il mondo del calcio.
Il presidente della Federcalcio, ospite nella trasmissione radiofonica Rai radio 1, ha quindi dichiarato: “In questo momento nulla si può escludere. Lavoriamo su auspici, speranze. Tutti vorremmo chiudere il campionato di Serie A entro l’estate, ma ad oggi è difficile fare previsioni. Vogliamo programmare con l’idea più ottimistica possibile, ovvero portare a termine i vari tornei.” Gravina ha poi proseguito il suo intervento: “Non escludo nulla, dalla non assegnazione del titolo alla assegnazione con il congelamento delle classifiche. Oppure un mini-torneo con playoff e playout per la zona delle retrocessioni. Tanto che, viene preso in considerazione un effetto trascinamento del campionato attuale sul campionato 2020-2021, con un bilanciato su due stagioni diverse.”
Gravina si è espresso anche sulla questione Euro 2020 e ha voluto sottolineare la posizione che intende seguire l’Italia circa lo svolgimento della manifestazione sportiva. Queste le sue dichiarazioni: “Chiederemo un atto di responsabilità della Uefa e di tutte le federazioni continentali. Innanzitutto per un percorso che miri alla tutela della salute di atleti e tifosi di tutto il mondo, anche se ora l’epicentro della pandemia è l’Europa. Prima di parlare di nuove date, dobbiamo attenerci alle condizioni attuali. Il rinvio è la strada da seguire in questo momento. Quanto al destino delle Coppe Europee, le ipotesi di definire Champions e Europa League entro maggio-giugno con il ricorso ai playoff, sono idee, riflessioni. Richiedono il confronto e spero che domani vengano fuori proposte di buon senso.”
È la prima volta nella storia del mondo dello sport che si verifica una situazione sanitaria così grave. Ovviamente, prima di ogni cosa, bisogna tutelare la salute di tutti.