Il Porto di Ischia compie 170 anni, un giorno importantissimo che rimanda all’inaugurazione di quello che oggi rappresenta un tassello fondamentale dell’isola.
Il 17 settembre del 1854 rappresenta per gli abitanti dell’isola d’Ischia una data di notevole impatto storico-culturale; proprio in quella data infatti, fu inaugurato il Porto, alla presenza di una folla in festa. L’opera fu voluta fortemente da Ferdinando II di Borbone che, come suo nonno, era particolarmente affezionato all’Isola.
La prima nave ad entrare fu il piroscafo “Delfino” che trasportava Ferdinando II: il monarca napoletano era solito inaugurare in prima persona le nuove opere.
Proprio in occasione dei 170 anni, il Porto di Ischia si avvia verso un lavoro di restyling, che sicuramente lo trasformerà, senza però cancellarne l’identità storica e turistica. Dopo 170 nel porto di Ischia apre un cantiere per la costruzione di una passeggiata che collegherà la Riva Destra (zona celebre dell’isola) con la spiaggia attraverso la scogliera di punta San Pietro.
Un vero e proprio percorso panoramico, che trasformerà il Porto in una delle principali attrazioni dell’isola e consentirà di risolvere (si spera…) l’annoso problema dell’acqua alta sulla riva destra.
Il bacino di acqua dove oggi attraccano ogni giorno i traghetti e gli aliscafi, ha una forma piuttosto insolita, che però non è opera della mano umana, ma dipende direttamente da Madre Natura.
I 170 anni del Porto di Ischia permettono di una riqualificazione importante, degna di nota, così come ha sottolineato anche il Sindaco di Ischia, Vincenzo Ferrandino, che ha dichiarato: “Questa riqualificazione rappresenta un intervento fondamentale per la nostra comunità. Stiamo ridando nuova vita a un’area centrale della nostra città, migliorandone la fruibilità e l’attrattiva”.
Il progetto del Comune di Ischia, firmato dall’architetto Consiglia Baldino e dall’ingegnere Francesco Fermo, sarà realizzato dalla Divisione Building di Piloda Group, sotto la guida dei fratelli Di Palo, in collaborazione con l’architetto Carla Mattera.