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Il migliaccio ischitano: storia e tradizione

Il migliaccio è un dolce tipico di carnevale, ma ovviamente ogni regione ha una propria variante. 

In Campania è particolarmente conosciuto ed apprezzato e ad Ischia ad esempio si prepara una versione “diversa” dalla versione tradizionale.

Ad Ischia, il migliaccio si contraddistingue per l’utilizzo degli spaghettini al posto della semola.

La ricetta antica prevedeva l’utilizzo del miglio, da cui deriva anche il nome del dolce, poi sostituito dalla semola, utilizzata a Napoli e dagli spaghettini usati ad Ischia.

Il migliaccio è un dolce di origine contadina che una volta veniva preparato addirittura col sangue di maiale. Il sanguinaccio del maiale veniva unito alla farina di miglio e si amalgamava l’impasto con gli altri ingredienti, tranne il latte, non presente nella ricetta antica. 

Un dolce presente da secoli sulle tavole di Napoli e provincia e che, proprio come le chiacchiere, ha due meriti fondamentali: è semplice e relativamente rapido da preparare e soprattutto gustosissimo.

Sull’isola verde le massaie sono solite preparare il migliaccio già qualche giorno prima di carnevale, essendo particolarmente apprezzato da tutti. Un dolce che può essere quasi considerato un “piatto unico” per la quantità di ingredienti ivi contenuti. Un dolce semplice, ma sostanzioso.

Gli ingredienti sono:

500 g di spaghetti
500 g di zucchero
50 g di margarina o strutto
4 uova
700 ml di latte
noce moscata qb
cannella in polvere qb.

Realizzare il migliaccio ischitano è molto facile, dopo aver cotto gli spaghettini in acqua e burro (è preferibile lo strutto, che conferirà un sapore finale migliore) bisognerà scolarli e terminare la cottura nel latte, al quale si aggiunge la cannella, le uova intere, un pizzico di sale e se piace la scorretta di limone grattugiata.

Trasferire tutto in una teglia ricoperta di carta forno e far cuocere in forno a 180° per 60 minuti o fino a quando non sarà bello asciutto.

Spolverare con zucchero a velo o cannella, in base ai propri gusti.

Solitamente prima di gustarlo si lascia riposare una notte intera, in modo che possa compattarsi. 

Il migliaccio è il dolce per eccellenza del Martedì grasso, che non può mancare sulla tavola come la lasagna e le polpette al sugo.

Un dolce particolare e diverso dal solito, morbido al punto giusto, da gustare in tutta la sua bontà, con un delicatissimo aroma di limone e cannella.

Oggi il migliaccio può essere mangiato durante tutto l’anno, quando si vuole e non solo a Carnevale. Un tempo, era diverso.

Come detto si trattava del cosiddetto dolce del “giorno di festa”, un’eccezione da mangiare in una determinata occasione.