Quando uscì nel 1964 Il Male Oscuro, romanzo di Giuseppe Berto riscosse molto successo e conquistò sia il pubblico che la critica con la sua profondità e la sua natura di indagine introspettiva. Tradotto in francese, inglese, spagnolo e tedesco, il libro si aggiudicò nell’arco di una settimana due dei più prestigiosi premi letterari italiani: il Premio Campiello e il Premio Viareggio. Un testo complesso che si basa su un costante flusso di pensieri del protagonista che ripensa alla sua storia e di volta in volta dialoga con Dio mostrando una profonda sofferenza religiosa.
Il Male Oscuro arriva a teatro
Portare a teatro un romanzo del genere (dalla notevole mole di 450 pagine) appariva una sfida. Sfida che è stata colta da Giuseppe Dipasquale, regista e drammaturgo, il quale ha ridotto il copione a circa 60 pagine per coprire un’ora e mezza di spettacolo.
Lo spettacolo debutterà il 31 gennaio al Teatro Biondo di Palermo in coproduzione col Teatro Stabile di Catania e Marche Teatro di cui Dipasquale è il direttore. Per Palermo sono previste repliche fino al 9 febbraio, invece a Catania lo spettacolo sarà disponibile dal 14 al 23 febbraio. Ci saranno anche repliche a L’Aquila il 27 e il 28 febbraio.
Il male dell’uomo moderno: le parole di Giuseppe Dipasquale
Giuseppe Dipasquale ha scelto di raccontare la storia e i pensieri raccontati da Il Male Oscuro per la “disperata contemporaneità del romanzo che non affronta il tema della depressione in chiave personale, ma sociale e cosmica”. Attraverso le parole di Giuseppe Berto si delinea quindi un male di vivere tutto novecentesco, in cui l’uomo contemporaneo vive il contrasto tra una mentalità legata ancora all’800 e una dimensione tecnologica che non riesce ancora a controllare. Da questo dissidio nascono le relazioni problematiche del protagonista che racconta sé stesso dal lettino del suo psicoanalista.
Il cast
A interpretare il protagonista sarà Alessio Vassallo che dividerà il palco con Ninni Bruschetta, Cesare Biondolillo, Lucia Fossi, Luca Iacono, Viviana Lombardo, Consuelo Lupo e Ginevra Pisani. Antonio Fiorentino firma le scene, mentre i costumi sono opera di Dora Argento. A curare le musiche è invece Germano Mazzocchetti.