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Il comico dei sentimenti: Massimo Troisi nasce il 19/2/1953

“La sofferenza in amore è un vuoto a perdere: nessuno ci può guadagnare, tranne i cantautori che ci fanno le canzoni”, è una celebre frase di Massimo Troisi, conosciuto come il “comico dei sentimenti”.

Il noto attore nasce il 19 febbraio 1953 a San Giorgio a Cremano, un comune di Napoli ai piedi del Vesuvio. Oggi, il comico partenopeo avrebbe compiuto 68 anni.

Purtroppo, si ricorda che il cabarettista napoletano è morto a causa di un attacco di cuore a soli 41 anni. Sin da giovanissimo, Massimo aveva avuto problemi al cuore.

L’attore è morto il 4 giugno 1994 presso la zona Infernetto a Roma.  A tal proposito, si evidenzia che l’attore è morto a soli 12 ore dalla fine delle riprese del suo celebre film intitolato “Il Postino”.

La morte di Troisi ha lasciato tutta l’Italia e in particolare Napoli sotto shock in quanto “il comico dei sentimenti” aveva segnato una nuova epoca della comicità.

Dunque,  il famoso cabarettista cresce come artista nel gruppo ‘La Smorfia’, ideato  da Lello Arena ed Enzo Decaro. 

La svolta per il giovane comico partenopeo arriva nel 1981 con la partecipazione al film “Ricomincio da tre”. Pertanto, questo film fu molto importante perchè  fu  diretto dallo stesso Troisi, che scrive  anche la sceneggiatura, che è arricchita dalla colonna sonora di Pino Daniele.

Tra la filmografia di Troisi, spicca anche nel  1984, ‘Non ci resta che piangere’, film che scrive, dirige e interpreta con Roberto Benigni.

Di cosa tratta questo film cult?

I personaggi principali sono:

  • l’insegnante elementare Saverio, interpretato da Roberto Benigni.
  • Il bidello Mario, interpretato da Troisi.

Essi, come ogni mattina raggiungono la scuola in auto. Tuttavia, trovano il passaggio a livello chiuso e decidono di percorrere una stradina della campagna toscana per velocizzarsi e superare il blocco.

Poi, i due si troveranno catapultati nell’Italia del Quattrocento e si adegueranno alla situazione.

La pellicola fece ascolti da record.

Troisi ancora oggi è considerato il maestro della comicità partenopea, erede diretto dei grandi Totò e De Filippo.