Domani si festeggia Martedì grasso e se c’è un piatto che sicuramente non mancherà sulle tavole dei napoletani è la lasagna di Carnevale.
Si tratta di un ricco e gustoso primo piatto con sfoglie di pasta farcite con ragù, polpettine, ricotta e provola o fior di latte.
Le origini
Le origini della lasagna sono contese fra più città tra cui Napoli e Bologna che ne rivendicano i natali.
La lasagna, molto diversa da quella che abbiamo oggi, appare nell’antica Roma. Questa aveva il nome di Laganon e si presentava fatta da sfoglie di pasta intervallate da carne.
Nel 1400 circa la lasagna bolognese si presentava molto più simile a quella conosciuta da tutti. Alla ricetta veniva aggiunto il formaggio e le sfoglie fatte di farina di grano vennero sostituite con quelle di pasta all’uovo.
Dopo la lasagna giunse a Napoli ed è qui che venne aggiunta la salsa al pomodoro.
La lasagna partenopea di Carnevale
La lasagna Napoletana di Carnevale è piuttosto elaborata e sicuramente non può essere considerato un piatto light.
Tutto parte da un buon ragù napoletano, che tradizione vuole venga preparato il giorno prima. Per realizzarlo occorre far rosolare costine e salsicce di maiale con un trito di cipolla, il tutto viene sfumato con del buono vino rosso e solo alla fine si aggiunge la passata di pomodoro.
Mentre il ragù giunge a cottura occorre realizzare delle mini polpettine fatte con un impasto a base di carne macinata, uova, pane, sale e parmigiano. Ovviamente poi vanno fritte.
Pronti ragù e polpettine occorre assemblare il tutto, alternando la sfoglia all’uovo (sbollentata prima) con strati di sugo e ricotta, pezzetti di uova sode e fior di latte, polpettine e formaggio.
Il Re Lasagna
Molti sono e furono i personaggi famosi che amano e amavano questo piatto, ma tra tutti vi è anche un Re che proprio per il suo essere così ghiotto di questo piatto meritò l’appellativo di Re Lasagna. Il Re di cui stiamo parlando è Ferdinando II di Borbone, questo fu ribattezzato affettuosamente “Re Lasagna” dal padre.