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Il cambiamento climatico dipende dall’agire dell’uomo in questi decenni

L’ultimo rapporto dell’Onu relativo al cambiamento climatico purtroppo non è positivo, è necessario agire quanto prima possibile.

– “ there is no planet B” – Non c’è un pianeta B – recita il cartellone di un ambientalista durante una delle tantissime manifestazioni che si stanno svolgendo negli ultimi tempi. Si, perché è innegabile che la causa del cambiamento climatico è in primis l’uomo e il suo agire sconsiderato; è ciò che conferma anche l’Onu nell’ultimo rapporto sul “Climate change” .

Sulla base di dati e analisi scientifiche, l’Onu dichiara che “ il cambiamento climatico dipende al 100% dalle azioni che l’umanità ha svolto durante questi lunghi decenni e che ad oggi, e in futuro, le conseguenze disastrose sono inevitabili. Dai dati emerge che l’uomo è responsabile dell’aumento delle temperature di 1,1°C già a partire dal periodo post-rivoluzione industriale.

I danni causati dall’uomo non riguardano solo il clima, ma abbracciano purtroppo tutta una serie di contesti, quali l’ecosistema.

La popolazione ne sta ricevendo un assaggio proprio in quest’ultimo periodo, basti pensare ai vari disastri ambientali che si sono abbattuti con violenza negli ultimi mesi: l’uragano Henri a New York, incendi che hanno devastato le regioni meridionali d’Italia e via dicendo.
Questi episodi non sono casi isolati, sono frutto del cambiamento climatico ovviamente e purtroppo non faranno che aumentare con il passare del tempo.

Tuttavia c’è ancora modo di migliorare questa preoccupante situazione: l’uomo deve cambiare modo di agire, combattendo problemi come l’inquinamento ambientale a livello di emissioni atmosferiche.

L’uomo può ancora agire per il meglio, anche cambiare il più piccolo gesto quotidiano può fare la differenza per il pianeta.

Uno dei primi passi da fare, per avere uno stile di vita più sostenibile, è quello di sfruttare l’energia verde, in questo modo è possibile ridurre il proprio impatto sull’ambiente andando a sostenere le fonti energetiche rinnovabili e sostenibili.

È fondamentale fare estrema attenzione agli sprechi superflui, che siano elettrici, idrici, o di gas, bisogna imparare a tagliare qualsiasi consumo inutile, sia dentro che fuori casa.

Sarebbe davvero ottimale sfruttare il più possibile le risorse relative alla mobilità sostenibile, come il car sharing o il car pooling ad esempio, ma anche mezzi pubblici, biciclette e monopattini.

È importante ridurre al minimo l’uso della plastica, l’elemento più nocivo creato dall’uomo, preferendo materiali riciclabili e durevoli come il vetro e l’alluminio ad esempio, e differenziare correttamente i rifiuti, un processo che ancora oggi non è rispettato da una quota alta di popolazione.

Infine bisogna fare attenzione agli sprechi di cibo: sebbene in Italia questa sia notevolmente diminuita nel periodo post Covid, ad oggi la quantità di cibo che viene sprecata è pari a 65 kg, una misura ancora troppo elevata.