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Il 7 dicembre 1598 nacque Gian Lorenzo Bernini

Gian Lorenzo Bernini è uno degli artisti, scultori ed architetti più importanti della storia artistica italiana e non solo. Nacque a Napoli il 7 dicembre del 1598 ed è spesso denominato il “Michelangelo napoletano”.

Gian Lorenzo Bernini: artista, scultore e genio napoletano

Bernini nacque a Napoli, in un anno storicamente importante per l’Italia, proprio nel 1598 infatti lo Stato Estense perse Ferrara, che vide trionfare Modena come capitale del ducato guidato dai D’Este.

L’artista napoletano è considerato uno dei principali esponenti del Barocco, notevolmente apprezzato anche dopo la morte, non solo in Italia.Si formò alla bottega del padre Pietro Bernini

La famiglia Bernini visse a Napoli fino al 1606 circa, anno in cui si trasferì a Roma, fulcro dell’arte seicentesca. 

Giovan Lorenzo Bernini, meglio conosciuto come Gian Lorenzo Bernini, fu avviato alla carriera artistica dal padre Pietro (pittore e scultore nell’Italia del XVII secolo) con il quale lavorò a diverse importanti opere. Tre sono le opere con datazione certa che si possono collocare nella prima fase dell’attività dell’artista: la Capra Amaltea terminata nel 1615 che si rifà all’ellenismo alessandrino, poi il Priapo e la Flora.

Ricordiamo che, il successo dell’artista, è dovuto anche al cardinale Scipione Caffarelli-Borghese, il quale decise di “scommettere” sulla bravura di un giovane ragazzo, affidandogli la realizzazione di quelle che sarebbero diventate le opere più famose dell’artista.

Tra le diverse opere realizzate da Bernini spiccano anche tanti ritratti di teste, con o senza busto, grazie alle quali è possibile notare la maestria dell’artista nel riprodurre i volti umani con una intensa espressività.

Il 7 dicembre 1598 nacque il “Michelangelo napoletano”

Nonostante gran parte delle opere realizzate dal grande artista, si trovano a Roma, a Napoli, nella meravigliosa città partenopea, Bernini ha lasciato un segno indelebile.

La mano di indiscussa bravura e bellezza, si materializza nella Certosa di San Martino, non a caso, proprio all’interno di quello che può essere considerato l’emblema del Barocco italiano.

Due sono le opere principali realizzate da Bernini, un rilievo rappresentante San Martino che divide il suo mantello con il povero e una Madonna con Bambino e San Giovannino.

Ambedue le opere oggi sono al Museo Nazionale di San Martino.

Tuttavia, una delle opere che fa maggiormente riflettere e sulla quale è sempre vivo l’interesse degli studiosi d’arte, – La Madonna con Bambino e San Giovannino – esposta al Museo Nazionale di San Martino a Napoli. L’opera è particolarmente emblematica dal punto di vista artistico, poiché da un lato sottolinea la forte impronta fiorentina dell’artista, legato al cosiddetto Manierismo, con forme eleganti, pure e naturali, dall’altro, la scultura è intrisa di una forte impronta “classica” del Bernini, un aspetto che lo rende attuale e aggiornato rispetto all’epoca in cui visse.

Un indicatore di tipo figurativo, che attribuisce ulteriore significato alla scultura e soprattutto al lavoro dell’artista.

Infine, tra le curiosità relative all’artista, non si può non menzionare il “cratere Bernini”, chiamato così proprio in suo onore.

Ma anche la banconota di 50000 lire, la cartamoneta che più ha circolato in Italia prima dell’introduzione dell’Euro, aveva in filigrana la testa del Bernini ed il monogramma della Banca d’Italia.

Un vero e proprio genio artistico, il “Michelangelo napoletano”, come è stato definito più volte, di cui ancora oggi è possibile ammirarne l’estro e la bravura, la “mano” che lo rendeva e lo rende tutt’oggi un artista senza tempo.