Il 7 aprile del 1837 venne pubblicato per la prima volta La Sirenetta, il cui titolo originale è: “Den lille Havfrue”, scritto da Hans Christian Andersen.
Le esperienze di vita dello scrittore danese, dall’infanzia tormentata e fortemente emarginato durante la propria adolescenza, sono il fulcro dell’opera che nel corso del tempo è diventata un vero e proprio capolavoro letterario.
In Andersen si riscontrano i temi dell’emarginazione, della diversità; proprio il concetto di diverso, nell’autore, fa riferimento al “non collocato o non collocabile” che intende qualcuno che non vuole o non può trovare un posto all’interno della società, come se fosse sospeso tra più mondi che non gli appartengono, lontani dal proprio essere.
La fiaba fu pubblicata per la prima volta il 7 aprile 1837 nella raccolta Fiabe raccontate ai bambini. Prima raccolta. Terzo tomo. (Eventyr fortalte for Børn. Første Samling. Tredie Hefte).
Hans Christian Andersen creò con La Sirenetta, un’opera che rivoluzionò il modo di immaginare le sirene. Non più creature sensuali e bellissime e fatali, a donne sognanti e innamorate, dall’animo puro e incontaminato, anime cristalline, capaci di amare incondizionatamente.
La Sirenetta, nata il 7 aprile, racconta di una giovane sirena che salva un giovane principe da un naufragio; uomo del quale si innamora, ma non potendo realizzare il suo sogno d’amore resterà lontana da lui, accettando passivamente il proprio destino: la morte.
Si tratta di un’opera con un fine morale, ma come già detto è anche una vera e propria trasposizione esistenziale dell’autore danese.
Nella fiaba di Andersen La Sirenetta rinuncia alla sua coda e alla sua voce per amore del suo principe. Ecco dunque che viene fuori un altro tema importante, oltre a quello biografico. La giovane e bella protagonista deve rinunciare a qualcosa per amore, così come accade oggigiorno in alcuni casi. Basti pensare ai tanti ragazzini purtroppo bullizzati, o ai temi relativi all’amore tra persone dello stesso sesso.
Una serie di elementi che rendono la celebre fiaba, nata dalla penna di Andersen, il 7 aprile, fortemente contestualizzabile, oltre che affascinante e amata.
La Sirenetta, così come altre fiabe di Andersen, possiedono una grande ricchezza di motivi, improntati su una forte intenzione psicologica.
Ricordiamo che la celebre opera è solo apparentemente una fiaba, l’attribuzione di tale genere letterario è errata; fu scelta da Andersen come escamotage per narrare un’affascinante e malinconica storia d’amore.