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Il 30 gennaio il Covid diventa pericolo mondiale”

Il 30 gennaio è una data destinata ad esser ricordata negli annali storici. Proprio in questa data, nel 2020, l’OMS, dichiarò il Covid-19 pericolo nazionale e dunque stato di emergenza.

La valutazione dell’Organizzazione mondiale della sanità sul rischio legato al coronavirus è “particolarmente elevato in Cina, molto rischioso anche a livello regionale e a livello globale”.

La gran parte dei sistemi sanitari nazionali non sarebbero in grado di gestire una grande affluenza di pazienti infettati da un patogeno respiratorio di facile trasmissibilità e ad alta mortalità”.

Il direttore generale dell’Organizzazione dichiaró: “Non è possibile immaginare quanto grande sarà questa emergenza. Non raccomandiamo restrizioni nei viaggi e nel commercio”.

Da quel momento in poi furono attuate una serie di procedure e norme politiche, riguardanti viaggi, attività commerciali, screening e cure mediche.

Tutto ebbe inizio il 31 dicembre 2019, quando le autorità sanitarie cinesi individuarono un focolaio di casi di polmonite ad eziologia non nota nella città di Wuhan.

L’11 marzo 2020, l’OMS, valutata la gravità della situazione e la diffusione globale dell’infezione, dichiaró l’epidemia di COVID-19 pandemia.

Il 30 gennaio L’Italia attivó immediatamente significative misure di prevenzione, con Delibera del Consiglio dei ministri del 31 gennaio 2020. Lo stato di emergenza pandemica fu esteso per sei mesi, in relazione al rischio sanitario legato all’insorgenza di patologie dovute ad agenti virali trasmissibili.

Nacque una vera e propria task force volta a monitorare quotidianamente l’andamento della pandemia, intesa come pericolo mondiale, con bollettini giornalieri, identificazione ed isolamento delle persone affette dal virus.