Il 10 aprile è una data importante per gli appassionati di lettura; proprio in tale data, nel 1925 Francis Scott Fitzgerald pubblicó Il grande Gatsby, un’opera senza tempo.
La trama dell’opera è estremamente coinvolgente e fortemente attuale; la storia è ambientata nell’America post Prima guerra mondiale, i cosiddetti anni ruggenti caratterizzati dal cosiddetto boom economico, dall’avvento delle nuove tecnologie.
La genesi dell’opera di Gatsby può essere considerata l’autobiografia spirituale di Fitzgerald che, ad un certo punto della propria vita, chiuso con l’alcolismo, provando a ricominciare.
La celebre opera fu pubblicata nel 1925 ed è considerata un “manifesto” degli Stati Uniti degli anni ‘20 – la cosiddetta “età del Jazz”.
Il tema cardine del romanzo è quello della solitudine, ma c’è una forte attenzione all’indifferenza. Gatsby è il prototipo dell’uomo solo, da quando lo si vede per la prima volta nell’ora del crepuscolo. Il protagonista vive solo per un sogno ed è persino disposto a morire per raggiungerlo. Il suo scopo è quello di riconquistare l’amata Daisy, unitasi in matrimonio a un altro uomo.
Gatsby ha una forte tendenza a voler rivivere il passato e proprio questo aspetto rappresenta una metafora per indicare la disillusione è un sogno che si sgretola dinnanzi ai suoi occhi. Proprio attraverso lui vediamo la morte del “sogno americano” e del fascino dei ruggenti anni Venti.
Con la pubblicazione de Il Grande Gatsby, il 10 aprile del 1925, l’autore prova a ricreare il passato e renderlo vivo.
Proprio per questo motivo, il personaggio creato dalla penna di Francis Scott Fitzgerald si identifica come un “eroe decadente”, lontano da ogni confirmiamo.
Probabilmente la grandezza dell’opera risiede proprio in tutto ciò, nei diversi aspetti che la contraddistinguono tenendola unica.
Nonostante siano trascorsi ben 97 anni dalla pubblicazione del celebre romanzo, esso rappresenta un classico in grado di superare le epoche, ponendosi come sempre attuale. Ed è per questo che diventa un libro da leggere e da rileggere, scoprendo ogni volta qualcosa di nuovo.