Gabriella Garofano è un’artista classe ’74. Diplomata alla Scuola d’Arte di Napoli e Laureata in Conservazione dei Beni Culturali, Gabriella Garofano esprime le sue sensazioni utilizzando tinte forti che, opportunamente accostate tra loro, creano piacevolissimi vortici di colore e un potente effetto emotivo. Il suo stile è geometricamente vivo, suggestivo, e si esprime soprattutto nei volti femminili, che rappresentano pienamente la sua originale creatività. L’artista ama inserire nelle proprie opere giochi di colori e di luci che si fondono perfettamente tra loro. Lo stile è semplice, i colori caldi della pittura ad olio e l’originalità della tecnica, utilizzati con maestria, fanno dei dipinti di Gabriella una piacevole galleria di sogni e magistrali interpretazioni della realtà odierna.
XXI Secolo ha raggiunto l’artista per rivolgerle qualche domanda.
Gabriella Garofano quale tecnica predilige per produrre le sue opere?
«Le tecniche che preferisco sono l’olio su tela e le tecniche miste, che spesso presuppongono l’utilizzo di materiali di diversa natura, incluso il materiale di riciclo. Mi piace pensare che gli oggetti e i materiali di cui la gente tende a disfarsi possano essere riutilizzati per ritornare a vivere sotto altra forma»
Come nascono le sue tele?
«La mia tela nasce semplicemente da un’idea o da uno stato d’animo che cerco di esprimere visivamente. Poi la fase successiva richiede la ricerca dei materiali e delle tecniche da utilizzare, inclusa la computer grafica»
Nei suoi dipinti sono spesso raffigurate donne e paesaggi onirici, c’è anche la sua vita tra i colori?
«Nelle opere raffigurate c’è sempre qualcosa di introspettivo, sia a livello conscio che latente, naturalmente molto fa parte dello stato d’animo del momento, per cui anche i colori sono frutto di scelte dell’inconscio, inconsapevoli. Non tutto è pensato e costruito, anzi diciamo che un’opera spesso nasce spontaneamente, sia nel soggetto che nella realizzazione»