I Regi lagni sono la rete idrografica di canali per irreggimentare le acque piovane, nati allo scopo di prevenire le inondazioni e tenere a disposizione le acque in caso di siccità . Essi attraversano il territorio a nord di Napoli.
Questi canali, chiamati lagni dal nome antico con cui si identificava il corso d’acqua che attraversava il Nolano impaludandosi, sono detti Regi perché la loro storia è legata all’amministrazione borbonica.
Furono, infatti, i Re Borbone ad ampliare e completare, perfezionando, l’assetto della rete già abbozzata nel ‘600.
L’efficienza di questa opera ingegneristica, all’avanguardia per l’epoca, è un esempio di tecnologia orografica ammirevole che permise ai nostri antenati di non conoscere le frane e gli allagamenti che vediamo oggi.
Il canale principale attraversa la pianura campana da est a ovest, dall’area nolana fino al litorale domizio, attraversando il territorio di comuni popolosi come Nola, Marigliano, Acerra, Caivano, Marcianise, Casal di Principe, Villa Literno, Castel Volturno: una fascia a cavallo tra le province di Napoli e Caserta, per un tragitto lungo 55 chilometri, a cui vanno aggiunti 210 chilometri di canali secondari, che confluiscono “a spina di pesce” nell’asta principale.
I Regi Lagni oggi
Questa utilissima opera ingegneristica arrivata dal passato per sopperire al problema della siccità in estate e degli allagamenti nei periodi di ingenti piogge, oggi è poco meno di una grande discarica a cielo aperto.
I Regi Lagni nel 900 furono trasformati in una appendice di scarichi fognari.
Il territorio da essi abbracciato comprende settantatre comuni delle province di Napoli e Caserta.In questi sono stati censiti migliaia di siti contaminati o potenzialmente contaminati, oppure luoghi di abbandono incontrollato di rifiuti.
Lo stato di degrado in cui versano è oggetto di forti dispute tra i vari livelli amministrativi, Regioni comuni e autorità di bacino, che si rimpallano le responsabilità.
Certo è che da soluzione sono diventati problemi andando a causare allagamenti e inondazioni nelle zone limitrofe.