La cultura, lo spettacolo e il teatro, un settore fortemente messo a dura prova dalla pandemia da covid 19 che ha imposto una riflessione sull’importanza di far ripartire il territorio nazionale con la cultura nel 2021.
Quest’anno è cambiato il consumo di cultura, anche tra i giovani che leggono di più, e ascoltano non solo musica ma si affermano così anche i podcast, gli audolibri, lo storytelling.
L’Italia è arretrata nella cultura digitale questo ormai si sa, ma nel 2021 si è cercato di ripartire, la cultura è occasione di recupero. Ispirazioni per le produzioni artistiche e tecnologiche di qualità. Nelle digital humanities, c’è una strategia europea dove la cultura è alle prese con l’innovazione digitale e nuovi pubblici.
Far ripartire un settore strategico, come la musica, che purtroppo ha subito gravi ripercussioni durante la pandemia, creando spazi adeguati alla musica e alla formazione di nuovi talenti si espande anche con i podcast e le piattaforme online.
Nel mercato dell’audio, gli editori rispondono più lentamente e in modo meno incisivo rispetto alla vivacità della domanda culturale e dei grandi player, solo poche case editrici hanno audiolibri nel proprio catalogo e ancora meno li includono nell’anno corrente. Più positivi sembrano essere i dati sui podcast. Un editore su due, tuttavia, si è dichiarato propenso ad adottare almeno uno dei due formati tra audioloibri e podcast entro il 2022.
Il digitale, dopo il boom iniziale legato al lockdown, è ormai a pieno titolo una straordinaria opportunità di accesso all’offerta culturale, perché permette di allargare la platea a nuovi fruitori e raggiungere anche i più giovani. Tra le nuove modalità spiccano i podcast che hanno visto un enorme incremento di diffusione.
Il podcast, viene associato alla radio, nei suoi formati proposti al pubblico, ma in questo modo rivela un difetto esiziale. Il medium nuovo proposto con modelli e formati vecchi, infatti, non sviluppa a pieno le sue caratteristiche innovative per raggiungere in modo più moderno le sue audience.
I programmi di maggiore successo sulle piattaforme di podcasting italiane, infatti, sono semplici riproposizioni di programmi radiofonici e i nuovi format sono impostati in modo radiofonico. Così si perdono per strada alcune cose.