I pinoli non sono altro che semi di pino. Sono usatissimi in tutte le cucine del mondo grazie al sapore delicatissimo, differente da ogni altra mandorla. I pinoli si ricavano dalle pigne. Per essere precisi, ci vogliono circa trenta chili di pigne per ricavare un chilo di pinoli. Per la maturazione occorrono circa tre anni.
Nella mitologia antica questi semi avevano la fama di essere importanti potenziatori di fertilità. Già i Frigi, popolo originario dell’Anatolia centrale, nel millecento a.C utilizzavano i pinoli. Da alcune fonti storiche sappiamo che il popolo anatolico adorava il pino sia per la sua bellezza sempreverde sia proprio perché forniva i pinoli. I Frigi utilizzavano i pinoli per la preparazione di un vino con poteri afrodisiaci.
Nell’antica Grecia invece i pinoli erano i protagonisti dei riti propiziatori di fertilità. I partecipanti infatti gettavano a terra in delle fosse delle pigne chiuse. La pigna simboleggiava l’attributo maschile ancora gravido del seme.
Anche nella letteratura latina ci sono molte testimonianze che ci parlano della fama afrodisiaca dei pinoli. Ovidio ne parla nell’opera “Ars Amatoria” come un cibo che riusciva a favorire l’amore. Plinio invece diceva :”I pinoli spengono la sete, calmano i bruciori dello stomaco e vincono la debolezza delle parti virili”. Apicio li usava in cucina per preparare salse ed intingolo per ripieni di carne.
I Romani tendevano a cucinarli insieme ai formaggi, usanza che è rimasta fino ad oggi.
Dobbiamo dire che gli antichi avevano capito che il pinolo è un alimento che riesce a dare grande energia. Questi infatti hanno un alto contenuto di grassi prevalentemente insaturi, con un’importante percentuale di acido linoleico (omega 6); vantano un buon contenuto proteico e sono ricchi di fibre, sono un’ottima fonte di vitamine (soprattutto E e PP) e minerali.
Essendo oleosi, questi semi sono molto energetici e quindi ricchi di calorie. Pertanto devono essere consumati con moderazione. Nella cucina italiana si possono ricavare alcune delle ricette più importanti della tradizione come ad esempio il pesto di basilico.