I grandi allenatori ex centrocampisti. Compreso Conte. Chi segue il calcio sa perfettamente che due anni fa , dopo l’addio di Spalletti destinato ad allenare la Nazionale, il Presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha iniziato una corte serrata ad Antonio Conte, all’epoca allenatore del Tottenham, per convincerlo a venire a Napoli.
C’è riuscito solo la scorsa estate, mentre nel frattempo durante lo scorso campionato cambiava in corsa ben tre allenatori, senza risultati concreti. In panchina, nel corso dei mesi, a Rudi Garcia si sono avvicendati Walter Mazzarri ed in fine Francesco Calzona. Antonio Conte, a differenza dei suoi tre predecessori, è un grande allenatore. A Gennaio 2025 il Napoli con la sua guida ha già conquistato tanti punti quanto quelli complessivi di tutto lo scorso campionato, tanto per intendersi.
Come del resto , andando a ritroso, grandi allenatori sono stati ( o sono) Trapattoni, Capello, Lippi, Allegri, Ancelotti, Prandelli, Spalletti. Per restare in campo italiano, ma il discorso potrebbe allargarsi anche ai campionati europei. Cosa hanno in comune tra loro ? Sono tutti ex centrocampisti. Come del resto Ottavio Bianchi, l’allenatore dei primi due scudetti del Napoli di Maradona. E quindi ? Vediamo di capire il perchè.
Definizione di centrocampista
Chi è il centrocampista? Come lo stesso aggettivo suggerisce, un giocatore che ha la posizione nella fascia centrale del campo, e la funzione di raccordo tra difesa e attacco. Un ritratto completo ce lo dà Ligabue con le strofe della sua canzone “Una vita da mediano”
Una vita da mediano
A recuperar palloni
Nato senza i piedi buoni
Lavorare sui polmoni
Una vita da mediano
Con dei compiti precisi
A coprire certe zone
A giocare generosi
Lì
Sempre lì
Lì nel mezzo
Finché ce n’hai stai lì
Una vita da mediano
Da chi segna sempre poco
Che il pallone devi darlo
A chi finalizza il gioco
Una vita da mediano
Che natura non ti ha dato
Né lo spunto della punta
Né del 10 che peccato
I grandi allenatori ex centrocampisti.
I grandi allenatori ex centrocampisti. Compreso Conte. Certo non è una regola assoluta. Ci sono anche grandi allenatori che non hanno un passato di rilievo come calciatori ( vedi Arrigo Sacchi) Ma il curriculum sul campo della maggior parte degli allenatori di maggior prestigio su scala nazionale e internazionale ha un dato costante . Più o meno hanno tutti giocato nella fascia centrale del campo.
Essere il collante della squadra e dirigerne in campo il gioco apre la mente al calciatore, che detta tempi e modi degli schemi. Vede la gara in modo diverso da difensori ed attaccanti, troppo concentrati i primi a non prendere gol e i secondi a farli.
Anche le statistiche confermano che complessivamente il 50% degli allenatori è costituito da ex centrocampisti, seguito da un 30% di ex difensori e un 20% di ex attaccanti.
In un editoriale sul Daily Mail del 2013, sostenendo la teoria per cui «i migliori allenatori sono quelli che hanno fatto i centrocampisti difensivi», Jordi Crujff precisò: «Hanno sempre altri giocatori attorno, per cui devono avere una ottima consapevolezza e l’abilità di prendere decisioni velocemente»
Secondo Prandelli poi «Il centrocampista nasce come equilibratore, è abituato a stare nel cuore della gara, e da questo aspetto deriva che al termine della carriera avrà messo insieme una conoscenza più completa della gara».
Le eccezioni alla regola
Una vita da mediano
Da uno che si brucia presto Perché quando hai dato troppo Devi andare e fare posto Una vita da mediano Lavorando come Oriali Anni di fatica e botte e Vinci casomai i mondialiProprio Oriali ( citato nella canzone di Ligabue) che non è mai diventato allenatore, ci spinge a non essere assolutisti seguendo questa tesi. Certo ci sono molte eccezioni (vedi Roberto Mancini che era un attaccante) . Oltretutto nel calcio attuale il ruolo è diventato più una funzione che una posizione, per cui il concetto di centrocampista è meno delineato .
Tuttavia non c’è dubbio che chi gioca a metà campo, costretto a non estraniarsi e ridurre al minimo le distrazioni , acquisisce più degli altri la conoscenza del gioco . Praticamente il centrocampista si allena già come giocatore a fare l’allenatore in campo e allo stesso tempo il futuro allenatore a bordo campo. Seppur con le eccezioni, nel calcio reale ma anche nel nostro immaginario è proprio così.