Al Museo Archeologico di San Giminiano è stata esposta per la prima volta una stupenda statua in bronzo rinvenuta nel suo territorio.
La mostra Hinthial è stata inaugurata il 30 novembre 2019 e si svolgerà fino al 31 maggio 2020 presso il Museo Archeologico di San Gimignano.
L’esposizione presenta per la prima volta al pubblico un’eccezionale scoperta avvenuta sulle alture della Torraccia di Chiusi nel territorio di San Gimignano, lungo i territori collinari che scendono da San Gimignano verso la Val D’Elsa.
La scoperta archeologica è avvenuta nel 2010 nel corso di lavori di ristrutturazione di un edificio privato.
Nel 2011, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo diede l’avvio a una serie di indagini, e dopo una serie di scavi hanno fatto emergere una area sacra etrusca, in uso dal III secolo a.C. fino al II secolo d.C. La statua risultava sepolta vicino ad un monolite in pietra squadrato che serviva da altare e dove si compivano riti con offerte religiose alla divinità del luogo.
Nelle vicinanze all’area sono state rivenute anche diverse monete e frammenti ceramici.
La statua in bronzo, ritrovata in un ottimo stato di conservazione, rappresenta una figura maschile che indossa una toga che arriva fino ai polpacci e lascia scoperta la spalla, il braccio destro e gran parte del torace; i piedi indossano dei calzari con allacciatura alta. I tratti del volto sono ben marcati la bocca carnosa e il mento con la tipica fossetta centrale. La capigliatura è disposta a ciocche mosse realizzate con profonde solcature. La statua in bronzo è stata definita un capolavoro dell’antichità.
lo scopo della mostra Hinthial non è solo di mostrare la bellissima statua in bronzo ma anche quello di raccontare il suo contesto di provenienza di un luogo vissuto almeno cinquecento anni.
Il Comitato Scientifico composto da professori e ricercatori di università e istituzioni museali italiane e internazionali hanno collaborato e hanno ricostruito l’intero contesto archeologico che è ora presentato al pubblico.
L’esposizione, curata da Enrico Maria Giuffrè e Jacopo Tabolli, è promossa dal Comune di San Gimignano, dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo con la collaborazione organizzativa di Civita Group ed ha ricevuto il patrocinio della Regione Toscana .