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Gustave Eiffel, il grande genio del ferro

Oggi ricordiamo un personaggio molto importante per la storia, l’arte, l’ingegneria. Stiamo parlando di Gustave Eiffel, che nacque il 15 dicembre 1832. E’ famoso soprattutto per la sua opera più importante, la Torre Eiffel, il monumento più importante di Parigi. Costruita tra il 1887 e il 1889, la torre è alta 230 metri ed è stata il monumento più alto del mondo fino al 1930, quando ha perso il suo primato a causa della costruzione del Chrysler Building di New York.

Gustave Eiffel: la giovinezza

Gustave Eiffel nacque a Digione da una famiglia di artigiani di condizioni agiate. Il giovane Eiffel iniziò il suo percorso di studi prima ottenendo il diploma in discipline umanistiche presso il Lycee Royal di Digione e successivamente  diplomandosi come ingegnere specializzato in chimica ed in costruzioni di metallo presso l’École Centrale des Arts et Manufactures di Parigi.

Gustave studiò chimica poichè aveva  la possibilità di dirigere la fabbrica di aceti e vernici di suo zio. Fu per questo motivo che Gustave Eiffel non si preoccupò di cercare un lavoro e visse quegli anni a Parigi una vita particolarmente bohémien. Le fonti ci presentano Gustave come un vero dandy. Nonostante l’incredibile fascino, a causa del deterioramento dei rapporti con lo zio, Gustave cominciò a lavorare senza paga alla polveriera di Châtillon-sur-Seine, trascorrendo mesi nella miseria.

L’incontro con Charles Nepveu e le prime opere

Ma la fortuna fu di nuovo sua alleata quando conobbe Charles Nepveu, ingegnere specializzato nella costruzione di strutture metalliche. Nepveu si rese subito conto del talento di Gustave per l’ingegneria ferroviaria e quindi gli affidò la costruzione del Ponte Saint-Jean sulla Garonna. Furono anni felici per Gustave che, l’8 luglio 1862 sposò l’amica d’infanzia Marguerite Gaudelet.

La Maison Gustave Eiffel

Nel 1867 la carriera di Gustave iniziò a decollare: fondò la sua impresa, la Maison G. Eiffel – Ateliers de constructions métalliques con sede al n. 48 di Rue Fouquet, a Levallois-Perret, un comune alle porte di Parigi. Iniziarono gli anni delle grandi progettazioni sia in Francia che all’estero: ricordiamo il ponte ferroviario di Garabit, il più alto del mondo; una stazione ferroviaria a Pest, in Ungheria, che combinava le varie strutture in mattoni con un’audace tettoia in vetro; la cupola mobile dell’osservatorio astronomico di Nizza.

La Torre Eiffel

Ma l’opera più importante che ha reso quest uomo geniale famoso in tutto il mondo è certamente la Torre Eiffel. L’opera fu realizzata in occasione dell’Esposizione Universale del 1889 di Parigi. La torre non voleva solo mostrare al mondo la grandezza della Francia, ma andava anche a porre l’accento sulle infinite possibilità di utilizzo del ferro. La torre è composta da quattro enormi travi a sbalzo e attraversate da una foresta di travi che mostrano una sensibile curvatura. Molti artisti dell’epoca come Maupassant e Gounad si ribellarono alla torre poichè, secondo loro, rovinava l’estetica del paesaggio. Tuttavia, con il passare degli anni, la costruzione divenne parte integrante dell’architettura della città.

L’ingegnere: una nuova figura

L’uso di questi nuovi materiali come ferro, acciaio, ghisa, vetro per le costruzioni misero in crisi la figura tradizionale dell’architetto. L’architetto  infatti non poteva certo confrontarsi con questi nuovi materiali, dei quali non conosceva né le caratteristiche né le potenzialità. Ecco che allora emerse l’ingegnere. Questa nuova figura professionale poteva contare su una solida preparazione tecnica e costruttiva. Ne derivò una democratizzazione dell’architettura. Il successo dell’edificio non era dovuto più al gusto estetico del singolo costruttore, bensì all’applicazione corretta dei metodi matematici e al calcolo delle strutture edili. Eiffel rappresenta l’emblema di questo grande cambiamento.

Gli ultimi anni

Durante i suoi ultimi anni, Gustave Eiffel si dedicò all’aerodinamica. Quest’uomo di grande talento non smise mai di studiare, di cercare, di incuriosirsi. Morì a Parigi il 27 dicembre 1923 a causa di un ictus. Possiamo onorare questo grande maestro dell’ingegneria cercando di fare esattamente ciò che faceva lui: non perdere mai la passione, studiare, cercare, incuriosirci.

Eva Maria Pepe
Eva Maria Pepe
Laureata in Lettere classiche, ama l'arte, la letteratura, i viaggi. Il suo più grande sogno è diventare scrittrice.