“Avanti tutta verso la fine del tunnel”, è questa la frase che sintetizza al meglio il pensiero del virologo Guido Silvestri, docente alla Emory University di Atlanta (Stati Uniti).
In particolare Guido Silvestri ha fornito alcuni consigli sul come affrontare la fase 2, che in Italia inizia ufficialmente lunedì prossimo: “Guardando la regolarità con cui i numeri di Covid-19 in Italia continuino a scendere, è forte la tentazione di dire: ‘Lasciamo che il virus sparisca senza cambiare la formula vincente’. Ma mi rendo conto che la sofferenza economica e socio-sanitaria legata al lockdown ormai sta superando quella causata dal virus. I miei consigli? Mi baso su 3 principi fondamentali: monitoraggio (test sierologici e virologici, contact tracing), flessibilità e coordinazione, sia a livello nazionale che internazionale”.
Poi continua: “Almeno nelle prime settimane di apertura sarà fondamentale l’uso delle mascherine, distanziamento sociale e igiene personale. Se torneremo alla normalità? Certo, ne sono convinto, ma dobbiamo gestirla bene questa transizione, non alla carlona, perché il rischio di andare a sbattere contro un altro muro non è per niente piccolo”.
Inoltre Guido Silvestri spiega l’evoluzione del virus nei mesi più caldi: “Quando si afferma che il virus andrà via con il caldo, non ci si riferisce alle temperature entro cui il virus viene disattivato, ma alle temperature che rendono instabili le goccioline di fomiti (starnuti, tosse, saliva). Questo è il motivo del fatto che tutte le infezioni virali respiratorie sono per lo più stagionali, con predilezione per la stagione invernale”.
Insomma, un’interessante disquisizione del virologo originario di Senigallia. I numeri in Italia continuano ad essere confortanti: sempre meno decessi e contagi, e maggiore disponibilità nelle terapie intensive. Proprio alla luce di ciò e delle parole rassicuranti di tanti virologi, ora più di prima occorre maggiore senso di responsabilità affinché tutti noi possiamo tornare ad una vita serena e senza rigide limitazioni.