Parigi, una città trasformativa, affascinante, teatro di eventi molto importanti, sia dal punto di vista storico che artistico. Il 3 agosto del 1829, nella capitale francese si tiene la prima rappresentazione dell’opera del compositore italiano Gioacchino Rossini, Guglielmo Tell, il cui titolo originale è Guillaume Tell, basata sul libretto di Étienne de Jouy e Hippolyte-Louis-Florent Bis.
L’opera racconta i fatti relativi alla liberazione degli svizzeri dalla dominazione austriaca.
Guglielmo Tell: la storia del condottiero svizzero
Al centro dell’opera c’è il famoso Guglielmo Tell, il leggendario eroe svizzero, vissuto tra il XIII e il XIV, la cui esistenza è incerta.
La leggenda vuole che Guglielmo Tell nacque a Bürglen, un borgo del Canton Uri.
Tell, il 18 novembre 1307 si recò nel capoluogo cantonale, Altdorf. Giunto in città, attraversò la pubblica piazza ed ignorò il cappello imperiale fissato in cima ad un’asta, dall’ l’amministratore locale degli Asburgo.
Il cappello, emblema dell’autorità imperiale, doveva per legge essere riverito da chiunque ci passasse nelle vicinanze, in caso contrario la pena era la confisca dei beni o la morte.
Dato che Tell non aveva riverito il cappello, ebbe problemi. Il giorno dopo venne citato in piazza, dove dovette giustificare il suo comportamento.
L’epilogo dell’opera
In cambio della vita, il generale Gessler gli impose la prova della mela che, posta sulla testa del figlio Gualtierino, avrebbe dovuto essere centrata dalla freccia della sua balestra.
Tell conclude la prova ma, nel caso qualcosa fosse andato storto, aveva nascosto una seconda freccia sotto la giacca, pronta a colpire il generale. Questo gli costò la libertà: egli venne arrestato e condotto alla prigione di Küssnacht.
Successivamente, Tell si vendicò uccidendo Gessler.
Secondo la tradizione, il 1º agosto 1308, in questo modo avvenne la liberazione della Svizzera originaria.
Un’opera di grande rilievo, che narra la storia di un personaggio fuori dal comune, famoso in tutto il mondo.