“Stiamo attenti: se l’Italia rinnega la sua storia e soprattutto i suoi valori civili e democratici, non c’è un’Italia di riserva. Se si sbagliano i conti non c’è una banca di riserva che ci salverà: i danni contribuiscono a far defluire i nostri capitali verso altri Paesi e colpiscono ancora una volta e soprattutto le famiglie, i piccoli risparmiatori e chi fa impresa”, così Gualtiero Bassetti, presidente della CEI, apre l’assemblea, esprimendo le proprie perplessità in merito alla legge di bilancio.
È la prima volta che egli interviene in materia così nettamente, mostrando le proprie perplessità riguardo la legge di bilancio. Con la manovra economica l’Italia subirebbe una retrocessione consistente.
Egli si è fatto portavoce delle preoccupazioni delle varie parrocchie italiane, in merito, affermando che in un Paese “caratterizzato dalla mancanza di investimenti e di politiche di ampio respiro, gli effetti della crisi economica continuano a farsi sentire in maniera pesante, aumentando l’incertezza e la precarietà, l’infelicità e il rancore sociale. Al posto della moderazione si fa strada la polarizzazione, l’idea che si è arrivati a un punto in cui tutti debbano schierarsi per l’uno o per l’altro, comunque contro qualcuno”.
Bassetti attua anche una forte predica di moderazione linguistica contro la politica, affermando che c’è bisogno di una rimodulazione sociale.
“Stiamo attenti a non soffiare sul fuoco delle divisioni e delle paure collettive, che trovano nel migrante il capro espiatorio e nella chiusura un’improbabile quanto ingiusta scorciatoia. La risposta a quanto stiamo vivendo passa dalla promozione della dignità di ogni persona, dal rispetto delle leggi esistenti, da un indispensabile recupero degli spazi della solidarietà” afferma il presidente della CEI.
Risultano essere una ferita ancora sanguinante le critiche mosse nei confronti della Chiesa dopo che la Corte Europea ha chiesto che quest’ultima versi l’Ici non pagata nel periodo 2008-2012. Bassetti chiarisce anche il proprio punto di vista in merito.
Gualtiero Bassetti ha anche illustrato la propria visione riguardo i problemi del Paese, senza escludere i concreti problemi dell’ultimo dissesto idrogeologico, “tocchiamo con mano anche altre fragilità, che minacciano lo smottamento sociale. Penso alla fragilità valoriale. Alla fragilità del sentimento comune. Alla fragilità culturale: senza avvolgerci in inutili vittimismi, ne è espressione la stessa caricatura che anche di recente i media hanno offerto della nostra Chiesa, quasi fossimo preoccupati essenzialmente di difendere posizioni di privilegio e tornaconto economico”.