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Green pass: cosa cambierà dal 20 gennaio

Il Green pass rafforzato è in vigore dal 10 gennaio scorso, ma dal 20 cambierà ulteriormente e sarà necessario presentarlo anche per recarsi dal parrucchiere.

Dunque una nuova stretta per i non vaccinati per i quali muteranno ancora le cose, con ulteriori restrizioni.

Le nuove misure saranno in vigore almeno fino al 31 marzo, giorno in cui scade lo stato d’emergenza.

Green pass cosa cambia nei prossimi giorni?

La Certificazione Covid base diventerà obbligatoria anche gli uffici pubblici, alle Poste, in banca e nei negozi, dove finora non era richiesta.

Sino ad oggi non era richiesto il certificato verde presso parrucchieri e negozi per la cura della persona, ma in base all’andamento della situazione pandemica, le regole cambiano drasticamente.

Ricordiamo che parliamo di Green pass base, quindi quello che si ottiene anche con un tampone molecolare negativo, che sarà richiesto da parrucchieri, estetisti, e barbieri.

Negozi alimentari e supermercati dovrebbero essere esclusi dal obbligo sulla base di un dpcm che sarà adottato entro 15 giorni.

Si allunga la lista delle attività commerciali o dei servizi pubblici per i quali è richiesto il green pass. Come dicevamo: barbieri, parrucchieri, centri estetici, ma anche uffici postali, banche, tranne tutte quelle attività necessarie ad assicurare il soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie della persona, individuate con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri.

Le persone che accedono senza green pass ai servizi e alle attività dove è richiesto rischiano una sanzione da 400 a mille euro.

La stessa sanzione è prevista per coloro che devono verificare il possesso del certificato verde, e non lo fanno.

Ricordiamo inoltre che dal primo febbraio il super Green pass però avrà una durata di sei mesi, calcolati dall’ultima dose di vaccino ricevuta.

Come cambia il mondo del lavoro con le nuove regole? I lavoratori pubblici e privati per svolgere l’attività della quale si occupano, inclusi quelli in ambito giudiziario e i magistrati, se hanno più di cinquanta anni, dovranno – obbligatoriamente – esibire il Green pass rafforzato (dunque quello che si ottiene con tre dosi di vaccino o dopo esser guariti dal Covid-19).

Chi non lo farà non riceverà lo stipendio ma conserverà il posto di lavoro. L’accesso ai luoghi di lavoro senza certificato che attesti vaccino o guarigione è vietato e chi non rispetta il divieto subirà una sanzione amministrativa tra 600 e 1500 euro.

Uno scenario fortemente invalidante per coloro che scelgono di non vaccinarsi, necessario e stabilito in base all’indice di contagio sempre troppo alto. Le reazioni degli italiani, come ha spiegato qualche giorno fa il Premier Mario Draghi, saranno diverse, ma “Sarà il tempo a delineare la misura della loro reazione al cospetto della nuova stretta”.

Le regole serviranno soprattutto per fare in modo che non si retroceda alla situazione iniziale, e dunque rischiare un altro lockdown.