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Graziella, l’iconica donna procidana

Si chiama Graziella ed è la donna procidana per antonomasia. Ma chi era questa donna? Come nasce la sua storia?

Rappresenta la classica donna di Procida per eccellenza, stupenda, dalle sembianze tipicamente mediterraneee e dalla personalità raggiante, affezionata al mare e devota al suo uomo.

Il suo nome è infatti associato al romanzo omonimo dello scrittore francese Alphonse de Lamartine.

Si tratta di un’opera autobiografica in cui viene raccontata la storia d’amore con la bella procidana che di questo amore ne morirà.

Il giovane scrittore francese si trovava in viaggio in Italia, e rimase profondamente colpito dalle belle terre del golfo di Napoli ed, in particolare, dell’isola di Procida.

Alphonse ne ammira la particolarità, la semplicità della sua gente e s’innamora di una giovane fanciulla dagli occhi neri e dalle lunghe trecce.

Graziella, figlia di pescatori procidani, corrisponde quel tenero amore che ben presto viene interrotto dalla partenza di improvvisa di lui per la Francia.

Alphonse lascia la sua amata Graziella con una promessa: sarebbe ritornato presto da lei.

Alphonse non mantiene però la promessa e Graziella, nella vana attesa, si ammala.

Prima di morire, la giovane spedisce ad Alfonso una lettera contenente una treccia dei suoi capelli.

Alphonse conserverà per tutta la vita quella lettera, quella treccia insieme col ricordo di quell’amore che non riuscirà più a trovare in nessun’altra donna.

Il mito di Graziella 

In ricordo di Graziella fu istituito dal 1929 il premio di bellezza.

L’elezione annuale della Graziella, a Procida, è un evento incredibilmente importante.

Ogni estate, in concomitanza ma come acme finale e trionfante della Sagra del Mare, una giovane ragazza avrà l’onore di essere la più bella di Procida.

La Sagra del Mare, una delle più tradizionali feste procidane, riconnette ciclicamente l’isola flegrea alla propria fonte di vita: il mare.

Infatti, nessuna isola del Tirreno ha lo stesso attaccamento al mare di Procida, del suo popolo fedele, ancora vivente nei miti e nei riti storici.

Tre giorni di personaggi del mondo della cultura, dello spettacolo, dell’arte, di convegni, mostre, dibattiti, giochi, commemorazioni, concerti, happening di pittori, musicisti, poeti, con un unico grande tema di base: il mare.

La Graziella non è solo la giovane donna più bella di Procida, ma anche colei che viene scelta per incarnarne lo spirito.

Graziella è, insomma, il prototipo perfetto della procidana: bella, sì, ma semplice, pulita, mediterranea.

Una donna che possiede i colori della terra, il calore del sole e la vitalità del mare.

Museo Casa di Graziella a Procida

È possibile visitare a Procida Il Museo Casa di Graziella, interamente dedicato alla figura della giovane procidana raccontata nel noto romanzo di Alphonse de Lamartine.

La visita guidata alla Casa della Graziella di Procida ha una durata di circa un’ora.

Nel corso del tour è possibile apprezzare le ambientazioni tipiche dell’epoca (metà 800), con suppellettili, abiti tradizionali, attrezzi agricoli e complementi d’arredo.

La casa-museo è una ricostruzione di un’abitazione dell’epoca con tutti oggetti datati 1800-1900, ma chiaramente non appartenuti realmente a Graziella.

Altrettanto d’effetto è la visita alla terrazza a picco sul mare.

Dora Caccavale
Dora Caccavale
Nata a Napoli (classe 1992). Laureata in Storia dell'Arte presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II. Autrice del libro "Lettere di Mattia Preti a Don Antonio Ruffo Principe della Scaletta" AliRibelli Editore. Organizzatrice di mostre ed eventi artistici e culturali. La formazione rispecchia il suo amore per l'arte in tutte le sue forme. Oltre alla storia dell'arte ha infatti studiato, fin da bambina, danza e teatro. Attualmente scrive per la testata XXI Secolo.