A trionfare in questa 27a edizione del Gran Paradiso Film Festival è Cactus Hotel del regista tedesco Yann Sochaczewski. La pellicola si è aggiudicata infatti i premi Stambecco d’Oro: lo Stambecco d’Oro Junior e il premio come miglior lungometraggio per la Giuria Tecnica. Il Gran Paradiso Film Festival è un evento molto importante del cinema naturalistico che ha luogo ogni anno nel suggestivo Parco Nazionale Gran Paradiso. Nasce con l’obiettivo di divulgare la straordinarietà della natura nel mondo, proponendo una serie di film che veicolino un messaggio di rispetto verso la natura e l’ambiente.
I vincitori del Gran Paradiso Film Festival
Tornando però a parlare del vincitore di questa 27a edizione si tratterebbe seconda una nota di un film che racconta la “vita frenetica ed esilarante degli ospiti” di un grande saguaro del deserto di Sonora, nel sud dell’Arizona. Un lungometraggio che vuole porre il suo focus sulla preziosa biodiversità del deserto che solo in apparenza è poco animato. Oltre a Cactus Hotel però ci sono state altre opere che hanno riscosso successo, tra i quali c’è il cortometraggio Couleurs del regista e illustratore Dominique Mertens. A Couleurs sono stati assegnati il premio CortoNatura e il premio della Giuria Tecnica per il miglior cortometraggio. Invece il premio GPFF online è stato conferito ad Antarctic Killer Waves di Will West. Il Premio Fondazione Orestiadi di Gibellina è stato assegnato a Vincent di Noemi Pisano e Francesco Rey.
L’ambiente in agenda politica
La direttrice artistica, Luisa Vuillermoz, ha commentato l’evento dichiarando “Questa 27/a edizione ha esplorato il tema ‘Storia e Memoria’ ripercorrendo i 40 anni del Gran Paradiso Film Festival, il terzo festival cinematografico wildlife più longevo al mondo. Con quasi 16 mila presenze, abbiamo raggiunto e superato i nostri obiettivi, coinvolgendo anche un pubblico nuovo, su tutto il territorio del Gran Paradiso e online”. Luisa Vuillermoz ha poi riflettuto sull’importanza che l’ecologia sia un dibattito politico: “Il Festival ha accompagnato la ripartenza di Cogne nel post alluvione, lanciando un messaggio forte: la conservazione della Natura e l’adattamento al cambiamento climatico devono essere un tema unico nell’agenda politica per la sopravvivenza della specie umana“.