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Giuseppe Conte: è guerra aperta con Di Maio

L’ex premier Giuseppe Conte ha tenuto in mattinata un incontro con Mario Draghi per confermare il pieno supporto del M5S al piano d’azione del Governo. All’uscita l’avvocato del popolo si è trattenuto per rispondere alle domande della stampa.

Conte replicando a un domanda sullo scontro ai vertici che sta investendo il movimento di cui è presidente ha detto: “Sono qui in piazza per parlare di problemi dei cittadini, non di correnti all’interno del M5s che sono vietate dallo statuto“. 

L’elezione del Presidente del Repubblica ha di fatto generato un grande scossone all’interno del Movimento, culminato con lo scontro tra i leader Giuseppe Conte e Luigi Di Maio. Il Ministro degli Esteri è stato accusato di aver bruciato la candidatura al Quirinale di Elisabetta Belloni fortemente voluta dall’ex premier.

Conte non sembra intenzionato a ritrattare la sua posizione al contrario insiste sul fatto che Di Maio debba “rendere conto agli iscritti sulle delle sue condotte sul Quirinale“. L’ex avvocato pensa inoltre a un incontro in streaming con i seguaci del Movimentato finalizzato a ribadirgli la fiducia come presidente. Di Maio in risposta vorrebbe sostituire Conte con Virginia Raggi.

Grillo sulla questione Conte – Di Maio

Sulla questione è intervenuto anche Beppe Grillo. Il fondatore non vuole punire Di Maio, l’espulsione richiederebbe infatti il suo voto come previsto dallo statuto grillino.

Il regolamento afferma che: “I singoli componenti del Comitato possono essere sfiduciati dall’assemblea su iniziativa congiunta del presidente e del Garante“. Grillo dopo un post duro sul blog ha deciso di lasciare momentaneamente correre. Il Garante non vuole rinunciare a Di Maio né contrariarsi l’assemblea degli iscritti che ha scelto Conte come leader del Movimento.

I possibili scenari

Il duello tra Conte e Di Maio ha portato la luce su questioni irrisolte come la regola del doppio mandato. Se il leader infatti la confermasse, Di Maio sarebbe impossibilitato a ricandidarsi con il movimento. Si aprirebbe quindi la possibilità che l’attuale Ministro degli Esteri possa lasciare i cinque stelle e fondare un suo partito.

 

 

 

 

 

Anna Borriello
Anna Borriello
Scrivo per confrontarmi col mondo senza ipocrisie e per riflettere sul rapporto irriducibile che ci lega ad esso.