Giulia Grillo, ministro della salute, si è recata inaspettatamente al Policlinico Umberto I di Roma, nella giornata di ieri, 1 febbraio.
Ha commentato l’esito della sua visita in ospedale su Facebook:
“Pazienti lasciati lì come pacchi, quasi l’uno sopra all’altro, sporcizia, bagni non funzionanti, persone abbandonate sulle barelle ad aspettare per ore che qualcuno si prenda cura di loro.”
Il Policlinico Umberto I rappresenta una struttura sanitaria d’eccellenza in Italia, con uno dei maggiori pronto soccorso di tutta Europa, ed è proprio per questo che la ministra si chiede come sia possibile una tale trascuratezza nell’igiene dei suoi locali e un servizio così poco curato alle persone che vi fanno ingresso.
Sovraffollamento, scarsa pulizia, liste d’attesa lunghissime sono infatti problematiche ricorrenti e di cui quotidianamente trattano i media.
Inoltre l’utenza rinuncia a farsi curare, intralciata dal sistema sanitario da cui si trova braccata, 13 milioni di persone hanno optato per questa decisione solo nel 2017.
Si interroga sul perché il governatore della regione nonché commissario alla sanità, Nicola Zingaretti, non si sia occupato della questione, andando di persona in visita in ospedale, attuando dei blitz che potessero fornire un quadro della situazione.
Giulia Grillo scrive ancora:
“Noi vogliamo ridare dignità al Servizio sanitario nazionale e ai pazienti, rispettare finalmente l’articolo 32 della nostra Costituzione che tutela il diritto alla salute e garantisce l’accesso alle cure per tutti. È quello che stiamo facendo, e non abbiamo nessuna intenzione di fermarci: abbiamo iniziato un percorso stanziando già 4 miliardi in più per l’edilizia sanitaria e aumentando il Fondo sanitario nazionale di 4,5 miliardi per i prossimi tre anni.
Abbiamo già messo 350 milioni per ridurre le liste d’attesa e dire basta, una volta per tutte, alle attese di otto, dieci, dodici mesi per fare una mammografia o una risonanza magnetica.Stiamo già invertendo la tendenza di questi anni investendo in ricerca, innovazione tecnologia e sicurezza.”
La ministra passa poi ad analizzare le capacità di governare un’organizzazione di vaste dimensioni come quelle che vanta il Policlinico Umberto I, “un’azienda grossissima che conta 5.000 dipendenti, e richiede una capacità di governare molto impegnativa. Si parla, ad esempio, di una spesa di 240 milioni di euro per riparare 17 padiglioni su 65. Questo ci fa capire quanto deve essere alto il livelli competenza di chi arriva a gestire questa struttura”.
Non si fa attendere la replica del direttore generale del Policlinico, Vincenzo Pannella, il quale evidenzia come la criticità delle condizioni rinvenute dalla ministra siano da addebitarsi anche al picco influenzale stagionale.
Giulia Grillo promette di rinnovare la sua visita tra un mese per decretare se gli interventi più imminenti siano stati effettuati.