Auto rubate smontate e targhe pronte ad essere riciclate ecco lo scenario che ha condotto all’arresto di due uomini oggi a Giugliano da parte degli agenti dei Carabinieri della sezione radiomobile di Giugliano in Campania.
Una vera e propria officina dell’illegalità dove le auto, rubate, venivano in qualche modo cannibalizzate e poi utilizzate per la vendita di pezzi di ricambio per automobili.
Questo il motivo che ha portato all’arresto di Francesco Pugliese e Vincenzo Cecere, di 40 e 38 anni, entrambi di Melito, che ora dovranno rispondere dell’accusa di riciclaggio.
Si indaga ora per trovare i “fornitori” dei due, ovvero i ladri di automobili che fornivano ai due “cannibali” di autovetture il materiale da smembrare. Si lavora anche per capire se dietro questa attività criminale non ci sia in realtà un’organizzazione più ampia e bem strutturata.
A identificare l’attività criminale I carabinieri della sezione radiomobile di Giugliano in Campania che hanno individuato i due arrestati in un terreno in Via San Francesco A Patria. L’area, apparentemente abbandonata, era perfetta per celare attività poco lecite, infatti, nascondeva tra la vegetazione uno stabile in cui poter agire indisturbati . Davanti a questo stabile un furgone, che dai controlli è risultato essere sotto sequestro giudiziario.
La situazione in generale ha insospettito i militari che, decisi ad approfondire, sono entrati nella struttura.
Al loro ingresso hanno sorpreso Cecere e Pugliese mentre smontavano un’auto.
Colti quindi in flagranza di reato. Come se ciò potesse non bastare, attorno a loro e agli attrezzi utilizzati per ricavare i pezzi di ricambio altre 24 vetture parzialmente “cannibalizzate” e 7 targhe, tutte oggetto di furti pregressi.
Non essendo imputabile a loro il furto di queste autovetture per il momento i due sono stato accusati del solo riciclaggio, in quanto chiaro che le auto fossero smontate allo scopo di ricavarne pezzi di ricambio da rivedere a qualche auto officina.
Sono, ovviamente per i due scattati gli arresti. Trasferiti ora al carcere di Poggioreale sono in attesa che la giustizia faccia il suo corso .