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Giovanni Verga, uno dei più grandi romanzieri italiani

Giovanni Verga , nato il 2 settembre 1840 a Catania Catania, romanziere, scrittore di racconti e drammaturgo, il più importante del verismo italiano nella scuola di romanzieri. La sua reputazione fu lenta a svilupparsi, ma i critici moderni lo hanno valutato come uno dei più grandi romanzieri italiani. La sua influenza fu particolarmente marcata sulla generazione di autori italiani del secondo dopoguerra; un film di riferimento del movimento cinematografico neorealista, Terra trema di Luchino Visconti, è tratto dal romanzo I malavoglia di Verga.

Verga nasceva da una famiglia Sicilia il 2 settembre 1840, uno dei più grandi romanzieri italiani

Giovanni Verga, nato da una famiglia di proprietari terrieri siciliani, si trasferì a Firenze nel 1869 e in seguito visse a Milano, dove le idee di altri scrittori influenzarono molto la sua opera. Nel 1893 tornò a Catania.

Partendo dai romanzi storici e patriottici, Verga ha continuato a scrivere romanzi in cui l’osservazione psicologica è stata combinata con elementi romantici, come in Eva (1873), Tigre reale ed Eros (1875). Queste opere sentimentali furono in seguito indicate da Verga come romanzi “di eleganza e adulterio”. Alla fine sviluppò i caratteri che lo resero prominente tra i romanzieri europei di fine Ottocento, e nel giro di pochi anni produsse i suoi capolavori: i racconti di Vita dei campi e Novelle rusticane, i grandi romanzi I malavoglia(1881) e Mastro-don Gesualdo (1889), e Cavalleria rusticana (1884), un’opera teatrale riscritta da un racconto breve, che divenne immensamente popolare come opera (1890) di Pietro Mascagni .

Verga ha scritto con un’accuratezza concisa e un’intensità di sentimento umano che costituiscono un realismo distintamente lirico.

Le sue rappresentazioni realistiche della vita dei contadini poveri e dei pescatori della Sicilia sono particolarmente notevoli e, in effetti, il suo forte sentimento per il locale ha contribuito ad avviare un movimento di scrittura regionalista in Italia. Le sue storie più comunemente trattavano la lotta dell’uomo per il miglioramento materiale, che Verga vedeva come condannata.