Oggi 26 maggio è la giornata mondiale del gioco. Il gioco è un aspetto fondante della crescita e della socialità a cui ci approcciamo sin dall’infanzia.
Nella lingua italiana la parola gioco viene anche impiegata riferendosi a un’attività ricreativa di tipo competitivo e caratterizzato da obiettivi e regole ben definite come nel caso dei giochi di società e quelli da tavolo.
il gioco aiuta anche a socializzare, non è solo competitività, è occasione di incontro ed è anche integrazione, divertimento, un momento leggero e di spensieratezza.
Parliamo dello strumento principale che accompagna la crescita del bambino e anche il suo sviluppo. Il gioco permette al bambino di allenare sia la mente che il corpo e aiuta anche a sviluppare la fantasia.
Giocando si impara a socializzare e a comunicare in maniera adeguata sia con i coetanei che con gli adulti.
Esso ha anche effetti terapeutici per il bambino che soffre di disturbi psicologici più o meno gravi.
Anche oggetti semplici come matite e fogli di carta oppure oggetti e sostanze naturali come mattoncini, pezzi di legno, pietre, sabbia, fango, acqua sono adeguati per costruire dei giochi e aiutano di più nello sviluppo del bambino rispetto a strumenti complessi e sofisticati.
La psicologia ha visto nel gioco il protagonista dello sviluppo psicologico e soprattutto della personalità del bambino.
Vi sono vari giochi infantili come quelli di costruzione, in cui il bambino costruisce un aereo, un treno, una barchetta, una casetta o un fucile. Oppure di abilità in cui i bambini mettono a confronto le loro capacità linguistiche, la memoria o la loro attenzione. Immaginativi in cui il bambino usufruisce della propria fantasia e mediante questo tipo di gioco può esprimere liberamente i propri pensieri e i bisogni aggressivi e distruttivi. Quelli di acquisizione mediante i quali il bambino ha la possibilità di imparare nuovi e sconosciuti elementi culturali.