Alcune date sono rappresentantive e sono in grado di evocare degli eventi importanti, che hanno contraddistinto una porzione cospicua dell’intera storia. Basta tener conto della giornata odierna, forse una delle più significative di tutto il calendario gregoriano! Il 4 maggio si celebra uno sport, ma non uno qualsiasi: in questo giorno si decanta il calcio, uno degli sport più affascinanti ed incantevoli che sia mai esistito, uno sport dietro al quale si cela un crogiolo di emozioni intense. La giornata nella quale, più di ogni altra, si osanna e si glorifica una passione eterna, la quale barbica le proprie radici nel dolore sepolto, ma mai dimenticato.
Proprio così, perché il 4 maggio 1949 un evento molto noto si è impadronito delle menti di ciascun individuo, ogni angolo della testa è stato soggiogato. In un tragico incidente aereo, persero la vita, infatti, 31 persone, tra calciatori della squadra del Torino, del “Grande Torino“, allenatori e giornalisti, di ritorno da una trasferta a Lisbona. In terra portoghese, i granata disputarano un’amichevole contro il Benfica. Il comandante Pierluigi Meroni fu ingannato e l’aereo si schiantò sul terrapieno della Basilica di Superga. Non si salvò nessuno; fu un episodio atroce, fonte di dolore e di sofferenza.
Il funesto evento cancellò definitivamente il “Grande Torino“, ma di grande, dopo 72 anni, resta il ricordo di questi “Invincibili“, che soltanto il destino beffardo riuscì a sconfiggere. Nel segno indelebile di questa efferatezza, in seguito la Fifa decise di istituire la Giornata Mondiale del Calcio, proprio in onore di quell’antica rosa. Il fine della Federazione internazionale del calcio era ed è tutt’ora quello di lodare non uno sport, ma “lo” sport. L’articolo determinativo, qui, è difatti opportuno.
Non si dimentica facilmente. Nulla si lascia al tempo così agevolmente, in particolare se si tratta di un momento drammatico, soprattutto se si parla del “Grande Torino“. Il ricordo e la memoria dei 18 calciatori e di tutto lo staff granata restano impressi nella mente, permangono e vivono ancora nella testa di ogni tifoso del Toro e di ogni amante del calcio. È stata una squadra di fenomeni, capace di vincere cinque scudetti consecutivi; eppure è bastata una fitta nebbia per annientare tutto di quella squadra, solo il fato vinse gli “Invincibili“.
Anche quest’anno, purtroppo, come si è già verificato nel 2020, il consueto programma del 4 maggio sarà sottoposto a dei cambiamenti. La situazione delicata, causata dal Covid-19, ostacolerà nuovamente la squadra nel salire sul Colle di Superga, per evitare folti assembramenti. Alle 16:40, però, sarà ugualmente celebrata la messa allo Stadio Filadelfia.
Il calcio è gioia, felicità, pacatezza e spensieratezza. Ma è anche risata, talvolta cinica e crudele, talora lieta e beata. Amalgama tra riso e pianto, tra gaiezza e sofferenza: la leggenda del “Grande Torino“, orgoglio ed emblema di una città e di un’intero paese, vivrà nell’eternità. Questa Giornata Mondiale del Calcio è dedicata ad una grande squadra, sopravvissuta nel corso della storia, e a tutta la tifoseria granata. Come voi…nessuno mai. Onore agli “Invincibili“!