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Giornata Internazionale delle Lingue dei Segni

La Giornata Internazionale delle Lingue dei Segni, voluta direttamente dall’ ONU, si celebra il 23 settembre con lo scopo di promuovere l’identità linguistica e la diversità culturale di tutte le persone sorde e segnanti in generale.

Secondo la World Federation of the Deaf (la Federazione Mondiale dei Sordi) sono circa 72 milioni le persone sorde in tutto il mondo. Nel 2020, la Federazione lancia una “Global Leaders Challenge”, una sfida globale che mira a promuovere l’uso della lingua dei segni da parte dei leader locali, nazionali e globali, in collaborazione con le associazioni e le organizzazioni di persone sorde di ogni Paese: un gesto concreto per diffondere la consapevolezza e favorire l’inclusione.

Le lingue dei segni non sono solo delle semplici traduzioni in modalità gestuale del linguaggio verbale, ma delle vere e proprie lingue a tutti gli effetti, strutturalmente distinte da quelle parlate. Al mondo ne esistono 300 diverse tra loro ed esiste anche una lingua internazionale che permette di far comunicare le persone sorde di paesi diversi, con una forma semplice e funzionale e un lessico limitato.

Dunque anche in Italia, la lingua dei segni (LIS), viene utilizzata da persone non udenti. Essa ha una struttura e sintassi proprie, le quali talvolta corrispondono alle regole della lingua parlata italiana, oppure ad altre lingue. Ad esempio, la concordanza di verbi, aggettivi e nomi non è fondata sul genere (maschile e femminile, come in italiano), ma sulla posizione nello spazio in cui il segno viene realizzato.

L’espressione del viso sostituisce il tono della voce, cioè ad esempio c’è un’espressione per le domande dirette, una per domande complesse, una per gli imperativi e altre per indicare le frasi relative.

E’ importante che in tutte le civiltà esistano metodi alternativi alla lingua parlata per comunicare, perché l’uomo è un animale sociale e ha bisogno di socializzare e, quindi, di comunicare ed essere compreso. Ecco, quindi che nasce la comunicazione alternativa, una vera e propria lingua, con i propri specifici segni, in questo caso formato di gesti ed espressioni del viso, le quali sono diverse per ogni paese avendo così una propria unicità.