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Giornata dell’infermiere: 12 maggio

La giornata dell’infermiere è una giornata internazionale celebrata in tutto il mondo il 12 maggio di ogni anno, al fine di valorizzare il contributo degli infermieri nella società. Una celebrazione che, soprattutto in questo periodo pandemico, ha assunto un valore ancora più importante.

Gli infermieri più di tutti hanno dimostrato, e stanno dimostrando, di essere sempre accanto ai cittadini, sia dal punto di vista clinico che umano. Perché, come recita il loro Codice deontologico, “il tempo di relazione è tempo di cura”.

Dall’inizio della pandemia di Covid 19, gli infermieri sono stati definiti “i veri supereroi silenziosi della sanità” da migliaia di persone che, per esprimere la loro gratitudine, hanno lanciato attraverso i social numerosi messaggi e contributi artistici per omaggiare questi lavoratori che non si sono mai risparmiati, anche a costo di rimetterci la loro stessa vita. Superano infatti i 2200, i numeri di infermieri morti nel corso della pandemia.

Avvolti in tute di contenimento, con caschi, maschere e i tripli guanti di lattice di protezione, gli operatori sanitari sono stati raffigurati da artisti di tutto il mondo, mentre svolgono con instancabile amore il loro compito più difficile. Sono questi ultimi infatti gli unici compagni dei pazienti ricoverati, lontano dai loro parenti e dai loro affetti più cari. Gli unici a poter dare ai malati le cure e il conforto necessario nei momenti di bisogno.

Il Consiglio Internazionale degli Infermieri (International Council of Nurses – ICN) ha istituito la giornata dell’infermiere nel 1965. Nel 1974 fu scelta la data del 12 maggio per celebrare l’anniversario della nascita di Florence Nightingale, la quale è considerata la fondatrice della moderna assistenza infermieristica.

Il tema per il 2021 è “Infermieri. Una voce che guida: Una vision per il futuro dell’assistenza sanitaria”. Si vuole mostrare come l’infermieristica guarderà al futuro e come la professione trasformerà la prossima fase dell’assistenza sanitaria.

Inoltre, l’intero “corpo sanitario italiano”, tra cui medici e infermieri, è ufficialmente candidato al premio Nobel per la Pace 2021 per l’impegno e l’abnegazione dimostrati durante questo anno di Covid.

 

Dora Caccavale
Dora Caccavale
Nata a Napoli (classe 1992). Laureata in Storia dell'Arte presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II. Autrice del libro "Lettere di Mattia Preti a Don Antonio Ruffo Principe della Scaletta" AliRibelli Editore. Organizzatrice di mostre ed eventi artistici e culturali. La formazione rispecchia il suo amore per l'arte in tutte le sue forme. Oltre alla storia dell'arte ha infatti studiato, fin da bambina, danza e teatro. Attualmente scrive per la testata XXI Secolo.