Un’icona di stile, un simbolo della moda internazionale e della qualità del made in Italy, ma non solo. Giorgio Armani, artista poliedrico, dimostra una grande apertura e sensibilità verso la piaga dei disastri naturali.
Ed è così che, animato dal desiderio di sostenere le persone colpite dall’incendio a Pantelleria, lo stilista scrive una lettera al primo cittadino dell’isola, nella quale comunica il suo impegno.
Giorgio Armani, la lettera al primo cittadino di Pantelleria
Il testo riporta, nero su bianco, frasi semplici, essenziali, ma autentiche. Armani scrive: “Frequento quest’isola ormai da quarant’anni, tanto da sentirmene a tutti gli effetti cittadino, eppure non smetto di sorprendermi per la qualità umana così unica e viva di quanti la abitano. Le scrivo questo messaggio mosso da un sentimento di ammirazione e gratitudine per tutti coloro che, pompieri, carabinieri, forze dell’ordine, amministrazione comunale, istituzioni e volontari coinvolti, hanno dato il loro contributo per spegnere il terribile incendio che ha colpito Pantelleria e che così tanto ci ha sconvolti. Rivolgo a lei il mio messaggio, da privato cittadino, nella speranza che lo estenda a tutti gli interessati”.
Lo stilista ha elargito un contributo di 500mila euro, che sarà utilizzato dalla comunità pantesca per fronteggiare i danni causati dall’incendio, e riportare l’isola in condizioni ottimali. Quando le lingue di fuoco hanno invaso Pantelleria, Giorgio Armani soggiornava nella sua villa a Cala Gradir, ed è stato tra i primi a dare l’allarme.
La lettera dello stilista, si conclude così: “Questa è un’isola semplice e diretta, ma intensa, e così voglio che siano le mie parole e azioni: grazie, davvero”.
Successivamente, Armani ha ospitato il sindaco di Pantelleria sul suo yacht. Quest’ultimo gli ha consegnato una lettera di ringraziamento, nella quale discute di alcuni progetti di protezione civile, finalizzati alla prevenzione degli incendi, da realizzare con la donazione dello stilista.
Un atto di grande altruismo che sottolinea l’animo generoso e solidale di re Giorgio.