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Gianluca Corrao, la musica come passione vitale

Gianluca Corrao, giovane artista emergente genovese ha gentilmente acconsentito al rilascio di un’intervista riguardo la propria carriera e la propria vita ai microfoni della testaa giornalistica online XXI Secolo. 

Biografia

Prima di passare all’intervista è giusto riportare qualche informazione riguardo il giovane artista, ecco alcuni cenni biografici.

Gianluca Corrao, artista emergente di genovese, è da sempre appassionato di musica. Sin da ragazzo ha infatti lavorato con essa, occupandosi di serate di karaoke. Nell’estate del 2012 esce il suo primo singolo d’esordio “Desy” con la collaborazione della Maia records (etichetta indipendente di Genova). Il suo album d’esordio esce a dicembre dello stesso anno ed è prodotto da Maia records. Il singolo di lancio dell’album è “La verità” che è anche il nome dell’album. Per l’estate 2013 lavorerà, assieme a Giulio Iozzi, al singolo “Fermiamoci”. Nasce in quello stesso periodo una collaborazione con Gianluca Festinese che curerà tutta la parte grafica delle copertine e degli album. Effettuata la conoscenza di Lorenzo Malvezzi, Gianluca inizia a lavorare con lui ad un album di 10 brani, uscito a Natale del 2013. Il titolo è “Come una stella”, a lanciare l’album è il singolo “Cosa sarà” . Insieme a Nicolò Fragile produce “Il resto non è niente”. Il 26 maggio 2015 esce il suo terzo disco “#TRE” distribuito dalla Smilax Publishing di Alberto Margheriti. Composto da 11 brani, dei quali “Vado via da qui” è quello di presentazione dell’album. L’11 aprile 2016 esce il suo singolo “Amanti d’estate”, mentre il 28 novembre 2016 esce “Simona e Milano”, a preannunciare il suo quarto album, in uscita nel 2017, il cui titolo è “Parte di me”. L’ultimo singolo, opera di Gianluca Corrao è “Il Traguardo”, uscito lo scorso ottobre.

L’intervista

Di seguito l’intervista gentilmente rilasciataci dall’artista genovese emergente: 

Chi è Gianluca Corrao?

«Gianluca Corrao è una persona molto sensibile, che crede ai valori, alla famiglia, alla sincerità e alle piccole cose che si stanno un po’ smarrendo. Io sono un appassionato di musica sin da piccolo.

La musica è sempre stato tutto per me, anche da ragazzo, quando facevo delle serate di karaoke, poi, dal 2012 appunto, ho iniziato a produrre dei miei inediti.

Son contento perché da lì non mi sono più fermato, ottenendo anche dei bellissimi riscontri. Anche con l’ultimo brano, “Il traguardo”, son molto felice per come sta andando, sono molto contento.»

Da dove nasce la sua passione per la musica?

«Sin da piccolino mi piaceva, sembrerà banale, avere sempre il microfono in mano e cantare. I miei riferimenti erano Lucio Battisti, Claudio Baglioni, Raf e Ramazzotti. Mi è sempre piaciuta la musica italiana, quindi sono sempre stato appassionato, per l’appunto, di canto e di musica popolare.»

Quando capisce di poterne fare una carriera?

«Già da ragazzo volevo non cantare le cover nelle serate di karaoke, ma cantare esperienze mie, cose del mio vissuto, del quotidiano, perché cantando le proprie esperienze ci si emoziona di più, secondo me. Quindi dal 2012 ho iniziato a creare dei miei inediti. Ne sono contento perché, anche sui social ed attraverso la gente, spesso ci si immedesima anche in un brano, quindi chi più chi meno con i vari brani ognuno può ricevere anche delle emozioni.»

Qual è la differenza tra “Desy”, suo primo singolo, e “Simona e Milano”, uscito nel 2016?

«Bellissima domanda innanzitutto. Diciamo che “Desy” è stato il primo singolo d’esordio ed era ancora acerbo nel settore musicale. Poi, dato che un artista, secondo me, non impara mai del tutto, c’è sempre da crescere e da imparare perché gli esami non finiscono mai, dal primo singolo agli ultimi, ho cercato sempre di migliorarmi, anche vocalmente, con i suoni, con gli arrangiamenti, cercando sempre di produrre e di far uscire prodotti sempre di qualità.

Sono molto contento perché anche la gente che ha ascoltato i brani da “Desy” ad ora, ha notato un miglioramento, una bella qualità.»

A quale grande autore, pilastro della musica italiana, si sente più vicino e perché?

«Diciamo che mi sono sempre ispirato, seppur essendo di Genova per cui si potrebbe pensare al cantautorato, io mi sono sempre ispirato alla musica pop italiana radiofonica, cioè alla musica che ti entra nelle orecchie al primo ascolto. Mi sono sempre ispirato a grandi nomi come Eros Ramazzotti, come ho già citato prima, Claudio Baglioni, Lucio Battisti. Mi sono sempre ispirato a questa musica qui, raccontando sempre le mie emozioni e le mie storie. Ne sono felice perché, attraverso la gente ed anche con le classifiche radio, ho avuto dei bei risultati.»

Qual è il suo giudizio riguardo la musica contemporanea?

«Se dovessi scegliere la musica migliore, secondo me, sceglierei quella degli anni ’80. La musica è cambiata tanto. Con internet la musica corre a duecento all’ora. Una volta gli artisti godevano di più di fama, il brano durava moltissimi mesi. Oggi quando esce un brano dura nulla, quindi bisogna sempre far uscire prodotti nuovi. Però fortunatamente oggi c’è ancora gente che produce musica di qualità. Ci andiamo ad aggrappare a questi artisti qui ed io ne sono felice perché, sto ispirandomi sempre ai soliti artisti che producono ancora musica in grado di trasmettere ancora delle emozioni vere, raccontando dell’amore e di storie sociali.»

La redazione del XXI Secolo ringrazia sentitamente l’artista Gianluca Corrao per la concessione dell’intervista, nonché per la disponibilità e la cortesia, che hanno fatto da filo conduttore a tutta la conversazione. La redazione coglie altresì l’occasione per augurare al giovane artista una carriera ricca di successi. 

Emanuele Marino
Emanuele Marino
Giornalista pubblicista, nonché studente universitario iscritto alla facoltà di Lettere Moderne presso l'Università degli studi di Napoli Federico II