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Gerd Müller, muore la stella del calcio tedesco

Si spegne uno dei più grandi centravanti della storia del calcio. Gerd Müller scompare a 57 anni nella sua casa, dal 2008 soffriva di demenza. 

A causa del suo precario stato di salute, Müller non si faceva vedere in pubblico da svariati anni. L’atleta è nato il 3 novembre 1945 a Monaco di Baviera, e viene ricordato come il più grande centravanti tedesco.

Gerd Müller, una carriera da sogno

Durante il suo percorso con la Germania dell’ Ovest si è guadagnato il titolo di campione d’Europa nel 1972 e del mondo nel 1974, facendo la differenza in entrambe le partite.

L’atleta ha fatto la storia di Bayern Monaco, tra i tanti riconoscimenti ottenuti abbiamo: 4 campionati tedeschi, 4 coppe nazionali, 1 Coppa delle Coppe, 3 Coppe dei Campioni e una Coppa Intercontinentale. Müller ottiene anche un Pallone d’oro nel 1970 e due Scarpe d’oro tra il 1970 e il 1972. Nel corso di circa 788 incontri, realizzò 730 reti.

La carriera di questo simbolo del mondo del calcio cominciò nelle giovanili della squadra della sua città, il Nördlingen. Qualche anno più tardi passerà al Bayern nel ‘64 e vi resterà fino al ‘79. La parte finale del suo percorso calcistico si svolge negli Stati Uniti con la maglia dei Fort Lauderdale Strikers della Nasl.

Le dichiarazioni della moglie dell’atleta

Lo scorso novembre la moglie del calciatore, Uschi, ha rilasciato una serie di dichiarazioni nelle quali ha raccontato alla Bild la delicata situazione di Gerd, che da cinque anni era seguito in una residenza sanitaria.

Nello specifico la donna ha dichiarato: “Sta sdraiato a letto quasi 24 ore al giorno. Raramente ha momenti di veglia, è così bello quando apre gli occhi, anche se solo per pochi minuti. Attraverso il battito di ciglia può rispondere di sì o di no alle domande che gli facciamo. A volte guardiamo insieme la televisione, anche se lui non recepisce”.

Nell’ultimo periodo la situazione è degenerata. La signora Müller ha riportato quel momento in alcune dichiarazioni: “Gerd dorme proiettato verso la propria fine. Tiene gli occhi chiusi, assume solo cibo frullato. Mi dà la sensazione di essere calmo e sereno, non credo stia soffrendo. Sta dormendo verso l’aldilà. Spero solo che non possa riflettere sul suo destino e le sue condizioni attuali”.

Una perdita terribile per il calcio tedesco e internazionale, che piange un campione che ha lasciato il segno in questo sport.