Dopo le scorse edizioni, in cui vi erano già stati divertenti siparietti fra la comica sarda e il capo dello Stato italiano, Geppi Cucciari torna in azione. A strappare una risata agli Italiani e al presidente è sempre lei, con la sua verve ironica e brillante. Stavolta le sue affermazioni concernevano le restrizioni anti- covid.
Geppi Cucciari continua a farci sorridere
Per poter far sì che si svolgessero in tutta tranquillità, senza intoppi e con i controlli necessari, si sono prese le misure adeguate, ossia distanziamento e mascherine.
La novità risiede nel posto in cui ha avuto luogo la celebrazione, stiamo parlando del Quirinale. “A proposito dei titoli di coda, vorrei ringraziare l’affittuario di questo posto“, ha asserito la giovane interprete.
Il suo intervento si è dilungato, con tanti spiritosissimi spunti offerti dal prolungamento della permanenza del presidente lontano dal Colle, oramai al termine del suo settennato.
Geppi Cucciari ha saputo sfruttare la sua simpatia anche e soprattutto per contrastare la censura, inserendo, nel suo monologo, una stoccata al taglio del discorso di Fedez, tenutosi in occasione del primo maggio.
“Questo è un testo che non è stato sottoposto alla censura, ne approfitto per salutare i Corazzieri…”, palese qui il riferimento critico ai poteri che hanno imposto divieti. Proibizioni che hanno occultato le belle parole spese dal giovane rapper, in favore degli omosessuali.
Elogi e lodi a Mattarella
La pungente sarda ha poi dimostrato di apprezzare, in modo particolare, l’operato di Mattarella che ha sapientemente teatralizzato, senza mai scendere nella volgarità del teatrino, durante il suo mandato. Un uomo che, nel corso di una fase così difficile per l’Italia e per il mondo, è riuscito nell’impresa di dare un senso alla storia.
Il suo discorso di encomio è poi sfociato nella classica tradizione umoristica di cui si è appropriata la Cucciari, paragonando il settennato del presidente a una serie tv, con tutte le amenità, le bizzarrie e le difficoltà che lo hanno caratterizzato.