Nella classifica internazionale di robotica stilata da RoboHub, una delle comunità scientifiche sulla robotica più grandi al mondo, sono apparsi, tra i primi 25, i nomi di due ricercatrici italiane: Rita Cucchiara e Laura Margheri.
Nella lista stilata, in cui appaiono le due italiane, abbiamo anche progettiste di rover marziani e robot umanoidi, intelligenza artificiale e tanto altro.
Tra le donne figurano anche una scrittrice di fantascienza e una maker che ha progettato e costruito un robot la cui funzione è volta alla pulizia delle spiagge.
Entrambe le ricercatrici italiane si occupano di nuovi aspetti nel campo della robotica e dell’intelligenza artificiale volta ad un nuovo futuro.
Rita Cucchiara, insegnante di Computer Vision all’Università di Modena e Reggio Emilia, nel dipartimento di ingegneria, è esperta di intelligenza artificiale.
Dal 1998 guida il laboratorio di riconoscimento delle immagini AlmageLab.
E’, inoltre, coordinatrice del dipartimento volto allo studio dell’interazione tra uomo e macchina.
Dal 2016 ad oggi ha guidato l’Associazione italiana di computer vision, il Cvpl ( pattern recognition e machine Learning )
Ad oggi guida il Cini ( Consorzio interuniversitario nazionale dell’informatica ).
Di tutt’altro ramo, ma sempre in materia di robotica, si occupa Laura Margheri.
La Margheri lavora presso l’Aerial Robotics Laboratory dell’Imperial College di Londra.
Qui studia i robot soffici, automi morbidi, diversamente dagli altri che sono più metallici e rigidi, sempre più all’avanguardia.
Dal 2014 è il presidente del Comitato delle donne ingegneri della società di robotica e automazione.
Arrivata a Londra dopo il dottorato in Italia presso l’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa sotto la guida di Cecilia Laschi, entrata anche lei nella classifica delle donne geniali della robotica nel 2015.
E proprio la Laschi che commenta, poi, l’ingresso nella lista delle due colleghe : “Mi fa piacere che ci siano ancora delle italiane nella classifica di RoboHub perché l’Italia è forte nella robotica.“
Aggiunge infine :” Mi fa piacere per Laura, che era nel mio gruppo, e per Rita Cucchiara, che ho conosciuto recentemente e con la quale siamo in contatto perché la robotica e l’intelligenza artificiale si stanno avvicinando sempre più.“
Anche se, a dominare la classifica, sono gli Stati Uniti, dove per la prima volta, figura una donna africana, Brenda Mboya, esperta di informatica.