Ancora una prestazione incommentabile per la squadra azzurra, dopo la magra figura rimediata in quel di Empoli.
Lo spettacolo infatti offerto dagli uomini di Ancelotti è stato praticamente inammissibile, ancorché irrispettoso degli oltre 30.000 spettatori che nonostante la bella serata, hanno rinunciato ad un’uscita con le proprie famiglie, pur di andare a vedere i propri bene di beniamini, nella speranza di poterli applaudire.
Non applausi invece a fine partita, ma fischi sono piovuti nei confronti degli 11 scesi in campo, che hanno davvero fatto una brutta figura davanti ad un Genoa ridotto peraltro in 10 da una espulsione affrettata è ingiusta. Non è bastato neanche questo a scuotere gli azzurri, che si sono distinti per la anoressia di gioco, mista a presunzione ancorché alla totale assenza di spina dorsale, che ha reso inguardabile l’intera partita. Uomini che in campo sembravano giocare ciascuno per proprio conto e senza un fine preciso, che faranno registrare nel tabellino, la miseria di soli tre tiri in porta.
A questo punto non basta più l’alibi della concentrazione tesa alla partita di giovedì sera all’Emirates Stadium, anche un risultato positivo Infatti a Londra, non giustifica prestazioni come quella a cui si è dovuti assistere nella partita contro i liguri e l’estenuante ricorso all’Europa League, ultima fiches, rappresenta francamente la scusa dei perdenti.
I risultati e i numeri impietosi, riferiscono che nelle ultime due partite il Napoli contro la terzultima ha perso, rinunciando letteralmente a giocare a calcio; è ancora viva Infatti nella memoria dei tifosi l’imbarazzante prestazione offerta ad Empoli e nonostante i proclami di più giocatori azzurri, prima della gara contro i gemellati del grifone, nulla di più e di meglio si è veduto in campo contro il Genova, in una prestazione impalpabile che solamente il portiere karnezis, e la scarsa precisione sotto porta dei genoani, ha fatto sì che il Napoli pareggiaasse, rischiando onestamente anche di perderla, per altro anche meritatamente. Suona pertanto come una presa in giro anche il giro di campo, fatto da alcuni componenti della Formazione Azzurra, (neanche tutti) che hanno voluto in questo modo quasi scusarsi per la prestazione davvero disdicevole offerta.
Riteniamo peraltro che anche questo gesto a nulla serva, ne mitiga l’amaro fiele che i tifosi stanno ingoiando. La differenza tecnica tra il Napoli e le ultime due squadre contro le quali ha disputato le recenti gare è talmente elevata, che non vi è alcuna giustificazione a quanto si è assistito. Sembra quasi che gli azzurri siano diventati impermeabili anche alla vergogna, risultando essersi concretizzato un così abissale solco tra la squadra napoletana è la Juventus, che domenica festeggerà l’ottavo scudetto consecutivo. Imbarazzanti 20 punti di distanza tra la prima e la seconda, che non trova eguali in tutta Europa. È evidente che i calciatori in maglia azzurra, dimentichi del fatto che la città di Napoli offre ben altre bellezze e il biglietto, se pure economico, pagato per la partita giocata al San Paolo di questa sera, non hanno offerto di contralto, il risultato sperato. Quando si dice soldi buttati!
Quello che più fa male è verificare, senza tema di smentita, che il Napoli, appare come un pugile suonato che ha già gettato la spugna, quando ancora mancavano 10 partite alla fine del campionato. Dieci partite si ricordi, che se disputate almeno dignitosamente avrebbero potuto probabilmente ridurre lo svantaggio con la Juventus e soprattutto salvare la dignità e l’onore. Nulla di tutto questo sembra invece scuotere l’animo dei calciatori partenopei, che appaiono impermeabili a qualsiasi “gaffes” e se una volta si diceva “Onore ai vinti” orbene questa sera gli azzurri sono stati capaci di sovvertire anche un detto tanto antico. Nessun ricorso a frasi come “partita sottotono” può essere addotta a giustificazione, questa infatti sarebbe solo una irridente bugia nei confronti dei tifosi napoletani, che non meritano assolutamente di assistere allo spettacolo offerto contro i rossoblu.
Purtroppo sì è arrivati alla frutta e se di disaffezione dei tifosi si parla, allora è il caso che la squadra negli spogliatoi, insieme con il mister Ancelotti, si interroghi proprio su questo punto. Quali altri stimoli può dare una squadra come quella vista nelle ultime due gare, che ha letteralmente mollato le redini?