Gabriele Salvatores è l’autore di un film nel quale si racconta la dura esperienza del lock down, avviato a marzo 2020, vissuta dal popolo italico.
Gli Italiani, gente abituata alla mondanità, alla socializzazione più sfrenata, costretti a chiudersi in casa. Forzati ad osservare il mondo esterno dai vetri delle finestre delle loro dimore.
Le più grandi e belle città d’arte, svuotate da quel flusso di gente straniera ed italica che ammirava, estasiata, i capolavori di grandi artisti.
Le terapie intensive piene, l’apertura, all’interno degli ospedali, di reparti destinati, esclusivamente, a pazienti affetti dal nuovo indistruttibile virus: il Covid-19.
Un dramma che ha segnato la vita di molti.
Da marzo a maggio, i tre mesi più difficili dell’era pandemica, le storie di chi quel triste periodo l’ha trascorso fra mille emozioni e paure. Ecco di cosa tratta il nuovo film di Gabriele Salvatores, intitolato “Fuori era primavera”.
Il film
I reali protagonisti del film non hanno né carne né anima, resi vivi grazie allo spirito di un popolo.
Un ‘etnia latina e focosa che ha dovuto fare a meno di carezze e abbracci per troppo a lungo.
I veri personaggi principali sono i balconi delle palazzine, animati dalle canzoni, dall’inno d’Italia, da quel sentimento di solidarietà che ci ha spinti a lottare a farci forza.
Li affiancano i film proiettati sulle facciate degli edifici, una proiezione che ha provato a riprodurre l’atmosfera tipica di cinema e teatri che erano stati chiusi.
Filmati e testimonianze percorrono, dunque, un tempo che va dal 2 marzo al 31 maggio 2020.
Video e testimonianze che espongono vicende struggenti e appassionanti, che meritano considerazione.
Una fotografia perfetta, scattata dall’artista che è in Salvatores, che, in futuro, potrà restituirci i dettagli di un’epoca vissuta con grande spirito di sacrificio.
La festa del cinema
La pellicola, nata dalla collaborazione di Rai Cinema con Indiana Production, ha coinvolto diverse associazioni di volontariato, studentesche ed enti italiani. Questi ultimi hanno contribuito, in maniera impeccabile, alla ricerca e alla conservazione di materiale.
Una collettività, individuata dal grandioso regista, che ha comunicato tramite social e dispositivi tecnologici, per renderci l’opera cinematografica.
Il film è stato presentato al Festival del cinema di Roma ed uscirà nelle sale oggi, 26 ottobre 2020.