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Fronda francese: la pace di Rueil fu stipulata l’11 marzo 1648

La Fronda parlamentare fu un movimento di rivolta e opposizione del Parlamento di Parigi contro il cardinale Mazzarino (e conseguentemente contro la regina Anna d’Austria, reggente in nome del figlio Luigi XIV), che ebbe inizio nel 1648.

Essa fu la prima fase, durata circa due anni, di un più ampio movimento di rivolta, la Fronda. Protagonisti di questa rivolta furono la nobiltà, sia quella cosiddetta di toga sia quella tradizionale (o di spada), di Parigi, che non tollerava la tendenza assolutista dei re di Francia, in particolare il modo di governare instaurato dal cardinale Mazzarino durante il periodo di reggenza della madre di Luigi XIV, Anna d’Austria.

Il motivo scatenante della rivolta fu essenzialmente di natura fiscale: il Mazzarino, primo ministro di Francia, nella perenne ricerca di fondi per poter finanziare l’intervento militare francese nella provante e devastante guerra dei trent’anni intercorrente tra le maggiori potenze europee del tempo, promosse l’istituzione di nuove tasse che andavano a colpire gli interessi della nobiltà terriera e gli alti funzionari dello stato.

Del conflitto si era fatto promotore lo stesso Parlamento di Parigi, ove numerosi erano coloro che ricoprivano quelle cariche la cui remunerazione era stata bersaglio delle nuove norme fiscali.

La Fronda parlamentare si chiuse alla fine del 1649, dopo una prova di forza (assedio di Parigi) che vide il Mazzarino prevalere, con un trattato di pace stilato a Saint-Germain-en-Laye fra la reggente ed i parlamentari, che faceva alcune concessioni a questi ultimi ma che si rivelò un accordo piuttosto precario, tanto che di lì a poco esplose la seconda fase, la Fronda dei principi.

Perché si chiamano fronde?

Il nomignolo di fronde (fionda), e di frondeurs come contrapposto di Mazarins o partigiani della corte, derivò dal noto gioco dei fanciulli, e dal fatto, pare, che gli arcieri reali non riuscivano a impedire le battaglie che, a colpi di fionda, la ragazzaglia impegnava nelle vie di Parigi; anzi talora dovevano battere in ritirata fra l’ilarità dei borghesi.

Durante i torbidi del 1648 la parola frondeur venne metaforicamente a indicare l’opposizione all’autorità regia, che era diffusa in tutte le classi, dai principi del sangue alle pescivendole.

Si sogliono distinguere due fronde: la parlamentare (1648-49) e la principesca (1650-53) così chiamate dalle istituzioni e dalle persone che tennero la preminenza in ciascuna di esse.

Dora Caccavale
Dora Caccavale
Nata a Napoli (classe 1992). Laureata in Storia dell'Arte presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II. Autrice del libro "Lettere di Mattia Preti a Don Antonio Ruffo Principe della Scaletta" AliRibelli Editore. Organizzatrice di mostre ed eventi artistici e culturali. La formazione rispecchia il suo amore per l'arte in tutte le sue forme. Oltre alla storia dell'arte ha infatti studiato, fin da bambina, danza e teatro. Attualmente scrive per la testata XXI Secolo.