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Franz Kafka: ritrovamenti alla Biblioteca israeliana

La Biblioteca nazionale israeliana ha ufficializzato, presentando alla stampa una raccolta di Franz Kafka, in parte sconosciuta, quindi unici al mondo, ottenuti di recente in Svizzera in seguito ad una battaglia legale protrattasi per anni. La raccolta contiene centinaia di lettere, manoscritti, giornali di viaggio, appunti ed anche scritti sia di Kafka sia del suo intimo amico Max Brod. Fra le opere di Kafka vi sono: tre diverse versioni di ‘Preparativi di nozze in campagna’, una versione della ‘Lettera al padre’, che ricordiamo, non fu mai consegnata e che rappresenta una sorta di lotta impari tra un padre troppo duro, a tratti brutale e un figlio estremamente sensibile; oltre alle due opere citate, è stato ritrovato anche un quaderno in cui lo scrittore si esercitava nella scrittura dell’ebraico e una collezione di schizzi.

Franz Kafka, nacque a Praga nel 1883 e ancora oggi rappresenta uno degli scrittori boemi di lingua tedesca, più apprezzati e tra i più letti e analizzati.

Dunque, quelli della Biblioteca nazionale Israeliana, rappresentano certamente dei ritrovamenti importanti, naturalmente apprezzati anche dal direttore della Biblioteca stessa, David Blumberg, il quale, esprimendo il proprio entusiasmo, ha anticipato che i documenti di Kafka e di Brod saranno presto digitalizzati e posti a disposizione sul web per chi volesse studiarli.

La Biblioteca ha ottenuto i celebri quanto importantissimi documenti, appartenenti a Franz Kafka, solo recentemente, in seguito ad una lunga battaglia legale, iniziata nel 2007 a Tel Aviv alla morte di Esther Hoffe, erede di Max Brod. Una diatriba particolarmente lunga e ostica, durata circa un decennio, passata per la Corte Suprema di Gerusalemme (con il giudice Elyakim Rubinstein che stabilì che l’eredità di Franz Kafka fosse ebraica, al termine di un dibattimento sulla presunta appartenenza dello scrittore al mondo tedesco, lingua in cui egli stesso scriveva, o al mondo ebraico).

Per quanto concerne le opere del famoso autore, Franz Kafka, dalle testimonianze, emergono dei particolari importanti. L’opera intitolata “Lettera al padre”, sembrerebbe essere stata battuta a macchina e presenterebbe un solo foglio scritto a mano. L’opera in questione, rappresenta l’emblema della letteratura del Novecento, un vero e proprio capolavoro. Il “quaderno di studio della lingua ebraica”, invece, fu scritto prima che Kafka morisse; ritrovato a Praga, descrive lo sciopero di alcuni insegnanti, a Gerusalemme nel 1922. “Preparativi di nozze in campagna”, inizialmente redatto su cinquantotto pagine, fu ridotto nella terza e definitiva versione in cinque pagine. 

Dopo avere visionato il vasto materiale letterario, simbolo del Novecento, che rappresenta storia e cultura del mondo, tra cui il quaderno e le lettere ebraiche di Kafka sul sionismo e l’ebraismo, ora è chiaro più che mai, che la Biblioteca Nazionale di Gerusalemme sia la dimora legittima dei documenti di Kafka”, ha affermato Blumberg.