Un evento drammatico si è verificato a Napoli. Si rileva un focolaio di Covid su un imbarcazione presente nel porto. Dell’equipaggio, venti persone sono risultate positive al Coronavirus.
Il traghetto sul quale si rileva il focolaio in questione è il “Florio”, appartenente alla compagnia “Tirrenia”.
La navetta, partita nel pomeriggio di ieri da Palermo, al momento si trova al molo 16 del Porto di Napoli; e non è autorizzata a ripartire.
L’equipaggio, che ha contratto il Covid-19, è in quarantena, a bordo della nave. La positività, riscontrata in un primo momento in un solo membro dell’equipaggio, e poi negli altri diciannove; è stata scoperta quando i passeggeri erano già sbarcati.
Tutte le persone che erano a bordo della nave sono state prontamente avvertite del focolaio di Covid-19; con la raccomandazione di verificare il proprio stato di salute nelle successive allo sbarco.
Sulla questione è intervenuto Gaetano Improta, terminalista del porno di Napoli, che ha dichiarato: “Il caso di Covid è emerso dopo lo sbarco dei passeggeri e così è entrato in campo l’ufficio di sanità marittima che ha effettuato il test a 55-60 componenti dell’equipaggio. Dopo alcune ore sono emersi 20 positivi al Covid. I contagiati sono molti. E quindi per l’armatore la loro sostituzione richiede tempo, pensiamo però che oggi dovrebbe terminare i cambi e di potere avere entro stasera i documenti regolari dall’ufficio di sanità per rendere di nuovo operativa la nave”.
L’aumento esponenziale dei casi di Covid a Napoli
L’aumento della curva del contagio, riscontrato nelle ultime settimane a Napoli, ha fatto determinato un significativo aumento dei ricoveri, e quindi gli ospedali si trovano in una situazione precaria; come dimostrano, le file interminabili di ambulanze all’esterno del Pronto Soccorso dell’ospedale Cotugno.
Il dottor Bruno Zuccarelli, presidente dell’Ordine dei Medici, ha espresso la propria preoccupazione con le seguenti dichiarazioni: “Non dobbiamo arrivare al momento in cui un medico ha due codici rossi e deve scegliere quale trattare prima”.
Una situazione incresciosa, che mina la sicurezza dei cittadini di Napoli.